Make up: il mascara Voluptuous Lash di Pixi

Oggi vi parlo del mascara Voluptuous Lash di Pixi, un prodotto che oltre a rendere le ciglia nbere, incurvate e lunjghe le aiuta anche ad essere più sane, infatti gli estratti di alghe contenuti nella sua formula aiutano le ciglia a crescere più in fretta e le fortificano.

Make up: il mascara Voluptuous Lash di Pixi

Avere delle belle ciglia lunghe, scure e incurvate è un aspirazione un po’ di tutte, peccato che per natura non abbiamo tutte ciglia così e per questo dobbiamo ricorrere a dei trucchetti, uno sicuramente è l’uso di un piega ciglia abbinato ad un buon mascara, un altro è l’utilizzo dell’olio di ricino per rendere più folte e lunghe le nostra ciglia naturali, se questo non basta possiamo sempre utilizzare le ciglia finte, certo però non è una cosa che possiamo fare tutti i giorni e sopratutto non è un sistema adatto a tutti i trucchi, per questo il metodo migliore per avere delle belle ciglia che aiutino il nostro trucco occhi ad apparire bello e intenso e l’utilizzo di un buon mascara adatto alle nostre esigenze.
Oggi voglio parlarvi del mascara Voluptuous Lash di Pixi, questo è un mascara che oltre a rendere le ciglia più belle le aiuta ad essere anche più forti e più sane.
 
Il mascara Voluptuous aiuta a stimolare la crescita delle ciglia grazie alla sua formula nutriente composta da estratti di alghe, inoltre separa e incurva le ciglia grazie all’applicatore in silicone con dentini fitti, in questo modo le ciglia appaiono lunghe, definite senza rischio che queste si appiccichino e senza fastidiosi grumi.
 
Naturalmente per applicarlo al meglio valgono le classiche regole per l’applicazione del mascara, per far si che il prodotto sia uniforme su tutte le ciglia fate un movimento a zig zag con lo scovolino partendo dall’attaccatura delle ciglia e andando verso le estremità, così oltre ad avere una stesura uniforme le vostre ciglia aderiranno meglio al prodotto e sarà più facile dargli l’effetto desiderato.
 
Immagine tratta da:
www.pixibeauty.com

Parole di Claudia Sobrero