Lassità vaginale: cause, sintomi e rimedi

In seguito a parti naturali, molte donne possono lamentare la lassità genitale, accusando una riduzione di piacere durante il rapporto sessuale sia da parte loro che del partner. In molti casi, questo rilassamento vaginale si dimostra essere una problematica non transitoria, che peggiora la qualità della vita di una donna, incidendo anche sulla psiche e sulla coppia.

Lassità vaginale: cause, sintomi e rimedi

Quali sono le cause, i sintomi e i rimedi per la lassità vaginale? La gravidanza, il parto per via vaginale, specie se i bambini che nascono con un peso superiore a 4 Kg, come pure il fisiologico invecchiamento dei tessuti, possono provocare la lassità vaginale. La maggior parte delle donne (e dei loro partner) si riferiscono a questa problematica parlando di “vagina allargata”. Si tratta di una patologia che può creare numerose problematiche alle donne e, nella maggior parte dei casi, insorge durante la menopausa, con una frequenza di oltre il 30% tra i 50 e i 70 anni.

Cos’è la lassità vaginale

Si definisce lassità è una condizione di tensione inferiore alla norma delle strutture vaginali e pelviche, che, per diversi motivi, possono avere perso la loro tonicità e resistenza. La perdita dell’architettura strutturale ottimale della vagina, nella condizione nota come rilassamento vaginale, vede i muscoli sono rilassati e tendenzialmente atoni, con ridotti forza e controllo.
Il diametro interno ed esterno della vagina aumenta, e i muscoli del perineo, cioè dell’area posta tra la vagina e l’ano, sono indeboliti e scarsamente sostenuti.
Una donna che lamenta questa problematica soffre anche di grandi disagi sociali e sessuali, con una seria ricaduta nei rapporti interpersonali e nella vita comune. La lassità vaginale è un disturbo naturale a cui c’è rimedio e deve quindi essere affrontato sotto un aspetto strettamente medico, ma anche da un punto di vista emotivo e psicologico.

Possibili cause

La causa principale della lassità vaginale è il parto naturale, oltre che l’invecchiamento naturale. Il passaggio del bambino può infatti “stressare” fortemente i tessuti e le strutture genitali, tanto da impedire ad esse di ritrovare la loro naturale elasticità anche dopo diversi mesi dal parto.
Questa condizione è riscontrata maggiormente nelle donne che hanno avuto nella loro vita più di un parto naturale o che hanno avuto un parto naturale in età più avanzata. In quest’ultimo caso infatti il collagene presente nei tessuti delle strutture vaginali, essendo più maturo, faticherà maggiormente a riprodursi e a rinnovarsi, innalzando notevolmente il rischio di permanenza del rilassamento genitale.
Ma la lassità della vagina può essere favorita anche da:

  • peso fetale elevato alla nascita
  • consistenti modificazioni del proprio peso corporeo
  • alterazioni ormonali menopausali
  • lassità legamentosa congenita
  • traumi ostetrici
  • tosse cronica
  • isterectomia

Sintomi più frequenti

In presenza di lassità delle strutture vaginale, che sia essa permanente oppure transitoria, la prima problematica che viene accusata, è legata ai rapporti sessuali. La condizione di rilassamento infatti impedisce alla donna, ma anche al partner, di avere un rapporto sessuale soddisfacente, a causa della scarsa frizione tra il pene e la vagina stessa.
Non è raro, inoltre, che in presenza di lassità vaginale vengano associati casi di incontinenza urinaria. La perdita di tonicità e di controllo volontario della muscolatura della vagina può infatti causare piccole perdite di urina a seguito di normali movimenti quotidiani, come uno starnuto o un colpo di tosse.

Rimedi disponibili

Quando la sindrome del rilassamento vaginale si dimostra essere una problematica non transitoria, i peggioramenti sulla qualità della vita da essa apportati, sono ingenti, per cui è importante intervenire per curare il problema in modo soddisfacente. La scelta dei rimedi per la lassità vaginale si basa sul grado di severità del problema.
Nei casi più lievi, è sufficiente attuare semplici misure di controllo, al fine di mantenere stabile la situazione. Nei casi più gravi, invece, si deve ricorrere a rimedi più invasivi, tra cui la chirurgia. Le misure preventive, come al solito, sono fondamentali.

Esercizi di Kegel

Gli esercizi di Kegel possono aiutare le donne che desiderano tonificare i muscoli del pavimento pelvico e rinvigorire la vita sessuale, ed entro certi limiti, possono anche alleviare i sintomi associati a una lievissima incontinenza urinaria da sforzo. Gli esercizi di Kegel consistono nel contrarre e rilassare, secondo determinate modalità e sequenze, i muscoli pubococcigei.
Una volta individuato il muscolo responsabile dell’interruzione del flusso dell’urina, si può continuare a esercitarlo anche in qualsiasi altra circostanza e momento della giornata, mediante ripetizioni più o meno frequenti e durature, con contrazioni più intense o più dolci, facendo brevi pause fra una contrazione e l’altra.

Crema astringente

In commercio sono disponibili delle creme dal potere astringente, che agiscono sui muscoli della parte iniziale della vagina, intensificandone la sensibilità e accrescendo il piacere di entrambi i partner, grazie al raggiungimento del giusto livello di contatto al momento del rapporto. I prodotti astringenti vaginali sono creati con ingredienti quali acido ialuronico, il potassium alum, il Ginko e altri ingredienti più o meno naturali utili per ridare turgore alle parti intime.

Laser

Sempre più spesso si sente parlare del ringiovanimento vaginale, un intervento che ha lo scopo, tra le altre cose, di rimodellare la struttura vaginale attraverso l’ausilio di un laser a diodi di ultima generazione controllato da un computer. Il laser è uno strumento di taglio molto preciso che consente di minimizzare la perdita di sangue e il dolore, taglia e cauterizza allo stesso tempo e abbrevia i tempi di cicatrizzazione.
Viene impiegato per aprire la mucosa vaginale e accedere ai muscoli e ai tessuti di supporto delle porzioni inferiore e superiore della vagina, dove la mucosa in eccesso viene rimossa. I tessuti vengono poi riavvicinati con materiale di sutura riassorbibile, che rinforza i muscoli e ne migliora il tono.