ISEE errato, si rischia grosso: conseguenze e soluzioni

DSU con informazioni sbagliate e conseguente ISEE errato: in certi casi, oltre alle sanzioni, si rischia pure una denuncia penale.

Come riflesso della propria situazione economica attuale, l‘ISEE è fondamentale per accedere a bonus, detrazioni e agevolazioni. Non si tratta di una valutazione scolpita nella pietra: l’indicatore muta in base alle variazioni reddituali e contestuali del nucleo familiare. Ma, ordinario o corrente, l’ISEE non può essere errato.

L’ISEE ordinario si basa sui dati relativi ai due anni precedenti all’anno di riferimento. Per l’ISEE 2025, i dati sono dunque quelli del 2023. Ecco perché non è così insolito che l’indicatore non risulti più rappresentativo della condizione economica reale del contribuente, specie per chi ha cambiato lavoro, reddito o modificato il proprio nucleo e il proprio patrimonio.

L’ISEE corrente, invece, è una versione aggiornata dell’indicatore ordinario che considera redditi degli ultimi dodici mesi (o degli ultimi due mesi, in certi casi) e il patrimonio aggiornato. Tale ISEE può essere richiesto in caso di perdita del lavoro o riduzione del reddito di almeno il 25%, o ancora diminuzione del patrimonio di più del 20%.

Ma cosa succede se l’ISEE è errato? Se si sbaglia a compilare la DSU, la dichiarazione che serve a ottenere l’indicatore, se si omette un dato o se si dichiara qualcosa che non corrisponde al vero, non cosa da niente. Qui si rischia davvero grosso: sanzioni, restituzioni e persino il penale.

Quindi se ci si accorge che c’è un errore nella dichiarazione sostitutiva unica è importante correggerla, e per tempo. La correzione può avvenire con il modello integrativo FC3, per aggiungere dati mancanti e modificare possibili piccoli errori, ma solo entro quindici giorni dalla presentazione della DSU. Lo si può fare in autonomia, online, o tramite CAF.

In altre circostanze si deve compilare una nuova DSU. Succede quando l’ISEE è completamente errato. Per questa presentazione non c’è una scadenza. Ma è ovviamente meglio agire il prima possibile. Ci si muove online, sul sito dell’INPS, o sempre con un CAF.

Attenzione alle conseguenze di un ISEE errato

Se lo Stato si accorge che un contribuente gode di bonus o di agevolazioni non spettanti, perché non corrispondenti all’ISEE reale, possono scattare delle sanzioni amministrative che vanno dai 5.164 euro ai 25.000 euro circa. Contestualmente, il beneficiario dovrà restituire i soldi ricevuti con bonus. Quelli che sono entrati, da un punto di vista fiscale e burocratico, indebitamente.

Una ragazza bionda circondata da mani accusatrici
Attenzione alle conseguenze di un ISEE errato – pourfemme.it

Ci sono poi i casi in cui si finisce nel penale. Se il beneficio supera i 3.999,96 euro, la normativa attuale dice che il contribuente rischia la reclusione da tre mesi a sei anni. Un motivo valido per essere sempre molto attenti e scrupolosi nella compilazione della DSU. Il consiglio, in caso di dubbi, è di rivolgersi a un patronato, a un CAF o a un commercialista specializzato.

In questo caso, sia nella prima compilazione che nella correzione, sarà più difficile arrivare a un ISEE errato. Attenzione, però: anche se l’errore è stato fatto dal CAF o dal commercialista, la responsabilità resta del dichiarante.

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