Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry

Uno dei libri più amati di tutti i tempi che compie 70 anni, Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry.

Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry

Oggi care amiche di Pourfemme vogliamo parlarvi di un libro che fa parte dell’infanzia e dall’adolescenza di molti, che ha lasciato in un modo o nell’altro un segno tangibile nella crescita di ognuno: Il Piccolo Principe, “Le Petit Prince”, scritto da Antoine de Saint-Exupery e pubblicato nel 1943. Quest’opera letteraria straordinaria, a metà strada tra il racconto fantastico per ragazzi e l’allegoria delle contraddizioni umane, compie ben 70 anni, ma tra le sue righe si ricreano immagini di una realtà ancora tristemente attuale.

Un viaggio fantastico

Saint-Exupéry ha realizzato un capolavoro letterario che ha incantato intere generazioni, ha fatto sognare i più piccoli e pensare i più grandi. Forse, proprio perché nelle intenzioni dell’autore stesso c’era la voglia di scrivere un libro per bambini che, però, si rivolgesse agli adulti.
 
Un viaggio irreale, quello del protagonista, del Piccolo Principe, in grado di stimolare la riflessione, di dare insegnamenti e spunti per capire meglio le dinamiche umane. Questo libro racconta, in modo poetico, con una leggerezza che incanta, alcuni temi fondamentali, come il senso della vita e l’importanza di sentimenti e legami forti, quali l’amore e l’amicizia.
 

Gli incontri surreali

Il Piccolo Principe vaga per l’universo, da un asteroide all’altro e a ogni tappa del suo strano viaggio corrisponde un incontro altrettanto bizzarro. Personaggi apparentemente di pura fantasia, ma che non sono altro che la rappresentazione allegorica dei piccoli e grandi difetti della natura umana, ritratti anche con una serie di frasi difficili da dimenticare.
 
Tutto comincia con un atterraggio di fortuna di un pilota nel deserto del Sahara. Mentre il malcapitato cerca di riparare l’aereo, entra in scena il Piccolo Principe con una richiesta poco convenzionale, quella di disegnare una pecora, e una storia, la sua, da raccontare. È così che si scopre che il protagonista viene dall’asteroide B612, dove si trovano tre vulcani e una rosa. La Terra è solo una delle tante tappe del viaggio del Piccolo Principe nell’universo. È lunga la lista dei pianeti visitati e degli strani personaggi incontrati.
 
Il re senza sudditi, fatta eccezione per un topo che il sovrano sostiene di sentire solo durante la notte. L’ubriacone che vive solo con le sue bottiglie e che passa il tempo bevendo per dimenticarsi che si vergogna perché beve. Il vanitoso, che con il suo assurdo cappello si vanta inutilmente di essere il più bello del suo pianeta, di cui è l’unico abitante, come gli ricorda il Piccolo Principe. L’uomo d’affari, perennemente impegnato a contare e ricontare i suoi averi, cioè le stelle che dice di possedere, al quale il protagonista obbietta che è necessario essere utili a ciò che si possiede, raccontandogli la sua esperienza, la cura che dedica alla sua rosa sul suo asteroide, e lasciandolo di stucco. Il lampionaio che passa le giornate ad accendere un lampione in una sorta di lotta contro il tempo e il tramonto, e il geografo che trascrive solo le esperienze altrui, senza scoprire nulla da solo.

Parole di Camilla Buffoli