Il metodo Montessori è passato di moda: tutti pazzi per l'educazione steineriana

Il metodo Montessori è passato di moda: tutti pazzi per l’educazione steineriana

Che cos'è l'educazione steineriana (pourfemme.it)

Il metodo Montessori è apprezzato nelle scuole di tutto il mondo, ma forse pochi conoscono il metodo Steiner, ulteriore approccio educativo.

Negli ultimi anni si è assistito a un sempre più apprezzato anche grazie ai favorevoli riscontri delle neuroscienze moderne. Tuttavia forse non molti conoscono un ulteriore metodo che si è affacciato sul panorama scolastico e che, almeno, attualmente, ha un pubblico piuttosto elitario. Si tratta del metodo Steiner. Ma prima di fare un parallelismo tra i due sistemi educativi, vediamo in cosa consiste ciascuno di essi.

Il metodo Montessori è un sistema educativo che si è sviluppato a partire dalla fine dell’800 con la pedagogista Maria Montessori ed è applicato in migliaia di scuole in tutto il mondo. La sua base consiste nel potenziare al massimo i periodi più favorevoli dello sviluppo dei bambini attraverso la preparazione di un ambiente adatto alle loro caratteristiche, cercando di mantenere il più possibile una somiglianza con gli spazi naturali. Autonomia e autoregolamentazione sono i punti chiave del processo educativo montessoriano, i aggruppamenti dei bambini sono eterogenei e rispettano il ritmo e gli stili di ognuno. Si basa inoltre sull’idea di una mente assorbente durante l’infanzia e sull’interesse per i periodi di crescita definiti sensitivi.

Che cos’è l’educazione steineriana e come funziona

Pur avendo obiettivi comuni, ovvero lo sviluppo globale ottimale del bambino, le due filosofie di pensiero sono piuttosto differenti. Il metodo Steiner è un approccio educativo ideato da Rudolf Steiner nella prima metà del secolo scorso ed è basato sul rispetto del singolo individuo e della sua sfera emotiva e personale.

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Come cambia il mondo dell’insegnamento (pourfemme.it)

Steiner fondò la scuola steineriana, conosciuta anche col nome di Waldorf, nome della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria di Stoccarda, diretta da Emil Molt il quale mirava a  una scuola pensata per i figli dei suoi operai e basata su uno sviluppo educativo alternativo che potesse valorizzare le inclinazioni personali. Nacque così la scuola Waldorf, basata sul metodo steineriano e sulla completa autonomia gestionale dell’istituto con l’utilizzo di libri di testo e percorsi scolastici scelti dalla scuola stessa.

Secondo Steiner, lo sviluppo del bambino si basa su varie fasi, ognuna della durata di sette anni (la prima che prevede il gioco, la seconda l’evoluzione corporea e spirituale, la terza lo sviluppo del pensiero logico e razionale) in cui si riceve un’educazione che tiene conto della loro emotività ma nel contempo anche delle loro capacità oggettive.

Ai bambini della scuola steineriana viene insegnato a cogliere le sfumature del mondo e della vita mettendosi in ascolto e osservazione e nel contempo gli insegnanti cercano di valorizzare le specifiche potenzialità dell’alunno, sviluppando abilità fisiche e intellettuali per la formazione di una persona consapevole e sensibile.

Il metodo Steiner in Italia

Il metodo Steiner si basa quindi su un approccio allo studio critico e proattivo e aiuta a prendere consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità, stimola alla comprensione dei fenomeni dell’universo e alla curiosità nei confronti dell’ignoto. I bambini della scuola steineriana non studiano soltanto sui banchi di scuola, ma visitano musei, anno ai concerti, girano per i mercatini con i propri insegnanti e in questo modo la loro curiosità resta sempre viva favorendo il loro apprendimento.

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I nuovi metodi di insegnamento (pourfemme.it)

Il metodo Steiner non prevede un’attribuzione di voto tradizionale nella valutazione del lavoro degli studenti, ma si basa su una libertà di apprendimento molto più inclusiva e democratica, che tenga anche conto della sensibilità del singolo individuo.

Nel nostro Paese tuttavia è difficile sostenere economicamente una scuola tanto complessa e completamente indipendente perché priva di finanziamenti statali  pertanto in Italia è un istituto privato ed esclusivo che si rivolge soprattutto alle fasce più alte della società.

Se da un lato è una scuola aperta tutti che non discrimina difficoltà di apprendimento, tra i gli aspetti svantaggiosi troviamo, oltre all’assenza di tecnologia, la totale libertà da obblighi e doveri istituzionali come la mancanza di vaccinazioni obbligatorie da presentare al momento dell’iscrizione.

Parole di Arianna Teseo