Disidrosi, ecco cosa sono le bollicine tra le dita e come si curano

Disidrosi, ecco cosa sono le bollicine tra le dita e come si curano

Disidrosi: cosa sono le bollicine tra le dita e in che modo curarle - pourfemme.it

Piccole e fastidiose bollicine che compaiono improvvisamente sulle e tra le dita: cos’è la disidrosi? Ecco di cosa si tratta e come curarla.

Una condizione comune a molte persone che può diventare estremamente fastidiosa e talvolta perfino dolorosa. Si caratterizza da una sorta di “sfogo” nella forma di piccole bollicine, generalmente rossicce, che rendono la pelle infiammata, pruriginosa. La zona colpita appare, allo stesso tempo, secca e “umida”, desquamata.

Può raggiungere una severità tale che, soprattutto quando ad esserne interessate sono le mani, può diventare complicato adempiere ai classici “lavori” quotidiani. Ma cos’è la disidrosi e come si cura? Iniziamo col dire che questa patologie rientra tra gli eczemi di natura cronica. Sebbene in genere si presenti sulle mani, tra le dita ma anche sui palmi, talvolta è possibile che si espanda anche ai piedi e alle loro piante.

Bollicine pruriginose e dolorose sulle mani e tra le dita: cos’è la disidrosi

Come abbiamo detto, si tratta di eruzioni che prudono, possono provocare dolore, ma che di solito hanno un ciclo preciso. Dopo la comparsa, generalmente, nel giro di due o massimo tre settimane, tendono a “sparire”. La pelle, infatti, si secca e “squama” fino a tornare “normale”.

Quando si ha a che fare con la disidrosi e le sue vescicole, è fondamentale tenere a mente, prima di tutto, che non bisogna mai romperle. Il liquido contenuto, infatti e la “ferita” che ci provochiamo stuzzicando la zona, potrebbe avere come conseguenza un’infezione. Inoltre rischiamo di irritare ulteriormente la pelle, già stressata e indebolita.

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Disidrosi: tutto quello che c’è da sapere e come prevenirla (tantasalute.it)

Per quanto riguarda le cause, pare siano da ricercarsi tanto in una componente psico-somatica, ovvero in presenza di forte e prolungato stress, ma anche in altre patologie che riguardano la pelle. Chi, dunque, si ritrova ad avere a che fare con una certa fragilità dell’epidermide potrebbe avere maggiore possibilità di incorrere nella disidrosi.

In farmacia è possibile trovare delle apposite creme e unguenti che hanno il compito di “isolare” la zona, idratarla e sfiammarla, andando a ricostituire la barriera protettiva. Tuttavia rivolgersi ad un dermatologo è sempre la soluzione migliore poiché saprà indicarci il percorso migliore a seconda del caso personale e, soprattutto, indagarne le cause.

Per alleviare il fastidio, in casa, possiamo servirci di impacchi di camomilla o di acqua fredda che potranno dare un certo sollievo soprattutto dal prurito ed eventuale dolore. Basta immergere le mani o applicare con delle garze sterili il liquido sulle zone.