Disidratazione bambini e neonati: cause, sintomi, conseguenze e rimedi

La disidratazione nei bambini e nei neonati è piuttosto frequente, scopriamo insieme come riconoscerla, quali sono le cause, i sintomi, le conseguenze e i rimedi.

Disidratazione bambini e neonati: cause, sintomi, conseguenze e rimedi

La disidratazione nei bambini e nei neonati è molto pericolosa, l’acqua è infatti un elemento di fondamentale importanza per il corretto funzionamento dell’organismo. I più piccoli in particolare sono maggiormente soggetti rispetto agli adulti al rischio disidratazione, che può essere loro addirittura fatale. Specialmente nei neonati la percezione della sete è meno sviluppata, sta quindi al genitore monitorare la quantità e la frequenza di liquidi assunti. Scopriamo nel dettaglio le cause, i sintomi, i segnali e le conseguenze della disidratazione, nonché i rimedi per prevenirla.

Cause

La disidratazione nel bambino è più frequente che negli adulti, in parte a causa delle loro ridotte dimensioni, in parte perchè la produzione d’acqua nei piccoli è davvero minima. Tra le cause principali di disidratazione anche il caldo, i bambini ne soffrono più degli adulti, è quindi importante dissetarli adeguatamente, onde evitare perdita di liquidi e sali minerali, con conseguente squilibrio idrico. Diarrea, vomito e febbre alta concorrono in causa, in tutti questi casi i bambini devono essere reidratati il più presto possibile. Gli unici a non correre grossi pericoli sono i neonati allattati al seno, mentre per quelli nutriti con il biberon è opportuno integrare il latte artificiale con dell’acqua oligominerale.

Sintomi e conseguenze

Tra i principali sintomi della disidratazione nei neonati e nei bambini ovviamente la sete, difficilmente individuabile soprattutto nei più piccoli. Altri sintomi tipici per riconoscere la disidratazione nel neonato e nel bambino sono la bocca asciutta, la gola irritata, le labbra secche. Tra i sintomi della disidratazione nel neonato anche lo scarso stimolo a urinare, che può essere monitorato controllando periodicamente il pannolino. Altri segni di disidratazione consistono nell’incavarsi della fontanella nel lattante.
In generale le urine tendono a ingiallire, la pelle assume un aspetto poco elastico, gli occhi si fanno cerchiati, l’appetito diminuisce e il bambino presenta ingiustificata sonnolenza. In taluni casi possono manifestarsi conseguenze come crampi, difficoltà respiratorie, mal di testa e cattivo umore, che spesso dipendono proprio dalla disidratazione.

Rimedi

Per i neonati, i migliori rimedi per la disidratazione consistono nell’offrire quotidianamente un numero adeguato di poppate, aumentandole in caso di temperature elevate. Se invece il piccolo assume latte artificiale, sarà bene integrarlo spesso con piccole quantità di acqua oligominerale oppure di bevande dissetanti studiate per l’infanzia. Per i bambini già svezzati, è importante variare la dieta proponendo loro grandi quantità di frutta e verdura, introducendo pasti a base liquida, come brodo e centrifugati, e bevande quali tè, spremute e succhi di frutta. Nei casi più gravi il pediatra potrà suggerrirvi soluzioni idroelettrolitiche reidratanti, per via orale.

Parole di Laura De Rosa