Puoi ottenere la detrazione massima del bonus ristrutturazione solo se fai in questo modo

Tutte le novità che bisogna conoscere sulla detrazione massima del bonus ristrutturazione, come cambia e quali lavori sono ammessi.

Negli ultimi anni ci sono stati diversi cambiamenti in relazione ai bonus per la casa ed in particolare per quello riguardante la detrazione massima per la ristrutturazione, ci sono dunque tante novità da conoscere e a cui bisogna fare attenzione perché è tanto facile fare confusione e sbagliare anche in sede di dichiarazione dei redditi.

Come ottenere la detrazione massima del bonus ristrutturazione

La casa di proprietà è il sogno di tutti, molti non riescono ad accedere nemmeno a un mutuo e sono costretti a vivere in affitto, altri riescono a comprarla con tanti sacrifici e altri ancora possono contare su eredità e lasciti di genitori e parenti. In ogni caso nel corso degli anni può capitare di dover procedere ad una ristrutturazione edilizia per ammodernare parti consumate e risanare quelle ammalorate. Allora ecco che si possono richiedere dei bonus.

banconote da 50 euro e modellino di casa con su scritto bonus
Come ottenere la detrazione massima del bonus ristrutturazione – pourfemme.it

Lo Stato prevede delle agevolazioni per chi effettua lavori edilizi, ma mentre negli anni passati i bonus erano addirittura del 110%, in sostanza i lavori si eseguivano gratis, al momento le cose sono un po’ cambiate e c’è una stretta sia per quanto riguarda la percentuale di detrazione e sia per quanto riguarda l’ammontare della spesa su cui viene calcolata.

In particolare, il bonus ristrutturazione è uno di quelli più interessanti che prevede un’agevolazione fiscale, cioè una detrazione irpef sulla dichiarazione dei redditi. Le novità apportate dal governo Meloni hanno ristretto il ventaglio delle possibilità di usufruirne, quindi di seguito vediamo di chiarire la situazione.

Per i lavori eseguiti dall’1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 la detrazione massima per la ristrutturazione è pari al 50% su un tetto massimo di euro 96.000. Questo vale per la prima casa, ossia per l’abitazione principale in cui si ha la residenza, mentre per la seconda casa in poi la detrazione è parti al 36% delle spese sostenute, il tetto resta invariato.

Quindi l’importo massimo della detrazione al 50% per le spese sostenute per la ristrutturazione è di 48.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.

Le cose cambiano negli anni futuri. Infatti la detrazione massima del bonus ristrutturazione per gli anni 2026 e 2027 sarà del 36% per la prima casa mentre per la seconda in poi sarà del 30% sul tetto massimo di 96.000.

Per poter sfruttare l’agevolazione è necessario che le spese per i lavori siano effettuate effettivamente dai proprietari della casa, dai nudi proprietari o da chi ha diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Bisogna poi considerare che ci sono limitazioni alle detrazioni fruibili dai contribuenti con più di 75.000 euro di reddito complessivo.

Inoltre non saranno più finanziati i lavori per la sostituzione di caldaie alimentate a combustibili fossili, mentre per il bonus sicurezza non serve ristrutturare ed è in vigore per tutto il 2025 il bonus condizionatori.

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