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Congedo Parentale: che cos’è e come si richiede

Il congedo parentale è quel prezioso periodo di astensione (limitato dalla legge) a disposizione dei genitori lavoratori, per passare del tempo con i figli nei primi anni di vita.

Questo periodo di pausa riguarda sia le madri che i padri (con il congedo di paternità).

In questo modo i genitori e il bambino possono godere della relazione e dell’imprinting così importante durante i primi mesi/anni di vita.

Scopriamo come si svolge in Italia e come si richiede, secondo le novità legislative che ci sono state in questo mese di agosto.

  • Che cos’è il congedo parentale?
  • Come si richiede il congedo parentale?

Che cos’è il congedo parentale?

Il congedo parentale è un periodo di tempo stabilito dalla legge che permette ai genitori di assentarsi da lavoro per godersi del tempo con i propri figli durante i primi anni di vita.

Questo congedo è diverso da quello di maternità e di paternità. Un lavoratore in attesa di un figlio può usufruire di entrambi.

I datori di lavoro non possono in alcun modo impedire il godimento di questo periodo, pena il pagamento di una sanzione pecuniaria che va dai 516 euro a un massimo di 2.582 euro.

Il congedo parentale ha subito delle modifiche dal d. Lgs 30 giugno 2022 n. 105 e possiamo riassumerle così:

  • la durata del congedo parentale (retribuita con il 30% dello stipendio) è stata allungata di tre mesi, passando da 6 mesi a 9 mesi per entrambi i genitori;
  • nel caso ci sia solo un genitore, il congedo viene esteso da 10 mesi ad 11 mesi;
  • cambiano le cose anche per i genitori adottivi che potranno godere del congedo non più fino ai 6 anni del bambino, ma fino ai 12 anni. del bambino fino ai 12 dello stesso.

Un singolo genitore, quindi, può godere di 6 mesi di congedo (maternità o paternità più quello parentale) essendo retribuito con il 30% del proprio stipendio.

Gli altri periodi di congedo usufruibili ( dai sei mesi agli undici mesi) non sono retribuiti.

I genitori possono usufruire del congedo anche ad ore, se per la loro situazione è più comodo fare così. Inoltre per i genitori che hanno figli fino a 12 anni o disabili (senza limiti d’età) è stata previsto che il datore di lavoro preveda lo smart working ogni volta che è possibile.

Come si richiede il congedo parentale?

Anche il modo di richiesta del congedo è cambiato. Mentre prima si poteva presentare la domanda al proprio datore di lavoro, adesso bisogna inviare la richiesta online all’INPS.

I sistemi informatici del sito saranno presto aggiornati e implementati. Il fatto che, però, il portale non sia stato aggiornato non significa che non si può richiedere il congedo parentale.

Ecco come richiedere il congedo parentale:

  • Sul sito INPS, attraverso la propria identità digitale (SPID);
  • attraverso il numero verde 803.164 (da rete fissa) o numero 06 164.164, da rete mobile;
  • attraverso il proprio patronato di fiducia.

La domanda all’INPS va inoltrata prima del godimento del congedo parentale e nei termini previsti dal contratto di lavoro e da quello collettivo.

Per i lavoratori dipendenti, l’indennità di congedo viene anticipata dal datore di lavoro.

Questa regola non vale per gli operai agricoli, i lavoratori stagionali, i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori autonomi e chi è iscritto alla Gestione Separata.

In questi casi il pagamento arriverà direttamente dall’INPS.

Imma Duni

Redattrice Senior, ghost writer, copywriter, correttrice di bozze. Classe 1978. Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane, conclusosi con uno stage formativo in Adecco. Ho iniziato la mia carriera di redattrice occupandomi di cronaca, politica, salute e benessere, curiosità e tecnologia. Ho collaborato come redattrice con alcuni blog a tema immobiliare e politico, siti di finanza ed economia e come copywriter freelance di newsletter e articoli native advertising.

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