Come pulire il divano in microfibra

I divani in microfibra sono tra i più amati, grazie alla resistenza del tessuto. È possibile lavare e pulire il divano ricorrendo ad alcuni rimedi naturali, ma anche in lavatrice se sfoderabile. La pulizia di questo complemento d'arredo non va trascurata per motivi di igiene, nonché per garantire una sua maggiore durata. Come fare, quindi? Ecco alcune idee interessanti e utili consigli in merito.

Come pulire il divano in microfibra

Come pulire il divano in microfibra? È inutile negare che la pulizia è quella parte delle faccende domestiche particolarmente noiosa, ma altrettanto necessaria per garantire la salute di chi vive in casa, oltre che una maggiore durata degli oggetti che possediamo. È altrettanto vero che il divano è, forse, una delle zone più vissute all’interno di una casa: è lì, infatti, che guardiamo la TV, leggiamo un buon libro, ascoltiamo la musica o chiacchieriamo al telefono o con chi ci sta vicino. Quindi, come pulire un divano in microfibra non sfoderabile? E come lavare un divano in microfibra sfoderabile in lavatrice? Ecco alcune idee interessanti e utili consigli sulla pulizia del divano in microfibra.

Come pulire il divano in microfibra non sfoderabile

Sapone di Marsiglia

È successo un po’ a tutti di utilizzare dei teli per coprire alcune macchie presenti sui divani in microfibra di casa, ma anche su sofa e poltrone. Come pulire, quindi, un divano in microfibra non sfoderabile? Come pulire divani e poltrone con i rimedi naturali? Come prima cosa, armatevi di aspirapolvere per eliminare polvere, briciole, peli e quant’altro possa esserci tra i cuscini e tra i cuscini e i braccioli del divano: utilizzate il beccuccio per aiutarvi nella pulizia e passate l’aspirapolvere lungo tutta la superficie del vostro complemento di arredo, anche nelle fessure. Una volta fatto ciò, realizzate un detersivo naturale con 1 litro di acqua calda e 1 bicchiere e mezzo di aceto di vino da passare su tutta la superficie con un panno umido imbevuto della soluzione da voi creata: tra i molti usi alternativi dell’aceto c’è, infatti, la capacità di disinfettare il tessuto e rimuovere le macchie. Inoltre, per lasciare un buon profumo sul divano e nell’aria, potreste aggiungere alla soluzione una goccia di sapone di Marsiglia naturale o aromatizzato alla lavanda. In alternativa, potreste pulire il divano con i rimedi naturali, realizzando una soluzione con 1 litro di acqua tiepida, mezzo bicchiere di succo di limone o di aceto di vino e un cucchiaio da cucina di bicarbonato di sodio: tra gli usi del bicarbonato di sodio, vi è la capacità di eliminare le incrostazioni e le macchie; mentre, il limone svolgerà la sua azione antibatterica e igienizzante. Come smacchiare il divano? Se le macchie sono difficili da togliere, prendete il sapone di Marsiglia e strofinatelo, direttamente, sulla superficie interessata, dove dovrete lasciare agire per circa 20 minuti per, poi, risciacquare con un panno umido. Per mantenere a distanza tarme e acari, invece, date un’ultima passata con un panno di cotone su cui versare circa 10 gocce di tea tree oil o eucalipto. Fate, comunque, attenzione a non rovinare il tessuto: il consiglio è, infatti, quello di provare ciascun metodo in una parte nascosta di tessuto, nel caso in cui dovesse rovinarsi.

Come lavare il divano in microfibra in lavatrice

Lavatrice

Meglio un divano in microfibra sfoderabile o no? Le opinioni in merito sono diverse. È certo, però, che il divano sfoderabile dovrebbe essere più pratico: se, infatti, avete la fortuna di possedere un divano in microfibra sfoderabile, potreste dedicarvi più approfonditamente e facilmente alla sua pulizia. Come lavare e pulire il divano, le poltrone e i sofà in microfibra in lavatrice? Prima di tutto, non dimenticate – anche in questo caso – il passaggio dedicato all’utilizzo dell’aspirapolvere: il suo uso dovrebbe avvenire spesso, in modo tale da evitare il proliferare degli acari della polvere, i quali causano spesso allergie. Vi basterà, poi, leggere le etichette e le indicazioni riportate su di esse, in modo tale da non rovinare i tessuti ed essere certi di rispettarne la natura. Ad ogni modo, non dimenticate che, in lavatrice, i tessuti non dovranno essere lavati ad alte temperature: questi potrebbero, infatti, restringersi. Potreste, inoltre, lavare il tessuto con shampoo a secco per divani, oppure portarlo, direttamente, in tintoria.

Come asciugare il divano in microfibra

Divani finestra

Ma come asciugare il divano in microfibra? Per evitare la formazione di aloni, procedete con un’asciugatura veloce con un phon. In alternativa, se le condizioni climatiche lo consentono, potreste spostare il divano il più vicino possibile alla finestra, ma fate attenzione alla luce del sole che potrebbe far sbiadire i colori.

I vantaggi e gli svantaggi di un divano in microfibra

Divano giallo

Infine, in vendita, esistono diversi tipi di divani in tessuto in grado di soddisfare le esigenze di tutti i clienti: si va, infatti, dai design più classici a quelli più moderni e anche per quanto riguarda i tessuti di rivestimento dei divani esiste un’ampia scelta, in base ai gusti personali e al tipo di arredamento che si ha in casa. Qualche esempio? Tra i brand di arredamento più famosi, ci sono Chateau d’Ax e Poltronesofà, i quali offrono molte possibilità riguardo i divani in microfibra. Il rivestimento di un divano deve incontrare le vostre esigenze. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un divano in microfibra? Come scegliere il divano giusto? La microfibra, nello specifico, è un prodotto ipoallergenico e un tessuto morbido, il cui spessore è davvero esiguo e ciò consente di unire molte più fibre per centimetro rispetto alle fibre più spesse, dunque la stoffa è più resistente alle rotture e agli strappi; la microfibra può, inoltre, essere pulita facilmente, come abbiamo visto prima e tutto ciò non può che far parte dei vantaggi di questo tipo di tessuto. Per quanto riguarda gli svantaggi della microfibra, la superficie di questa tende ad essere di un solo colore; le macchie appariranno più evidenti, così come le impronte e le linee, ad esempio, lasciate dai vestiti.

Parole di Elena Arrisico