Come prevenire il parto prematuro

Il parto prematuro si può prevenire seguendo le indicazioni del medico e imparando ad ascoltarsi. Le mamme in attesa non devono sottovalutare alcun tipo di sintomo.

Come prevenire il parto prematuro

Si può prevenire il parto prematuro? La risposta più onesta è non sempre, ma ci sono diversi casi in cui un po’ di attenzione, una vita tranquilla ed estremamente controllata possono fare il miracolo. Spesso le donne non arrivano alla fine della gestazione perché vittime dello stress quotidiano, perché nonostante la gravidanza non hanno deciso di cambiare registro o di fare le analisi consigliate dal medico. Inoltre, alcune future mamme non sanno ascoltarsi. C’è chi prende il calcetto del proprio bimbo come un sintomo gravissimo e chi invece trascura delle avvisaglie importanti per superficialità o per non far preoccupare il partner.

Fatta questa premessa, ora possiamo concentrarci su quelli che possono essere le indicazioni base da seguire per prevenire la nascita del bimbo prima del tempo. Per prima cosa, se avete le contrazioni e temete che il bimbo voglia vedere la luce andate subito al pronto soccorso. Il personale medico sarà in grado di capire se è arrivato davvero il termine o se c’è un modo per fermare il travaglio. Perché tutto questo avvenga con efficacia, è importante essere tempestivi: non abbiate timore di far perdere ore preziose al personale medico. La salute del vostro bimbo può dipendere anche da questo. Se poi avete dei dubbi, prima di mettervi in macchina, chiamate il vostro ginecologo.

I sintomi del parto prematuro

Sono tanti i sintomi che possono indicare il parto prematuro. Tra questi troviamo dei dolori addominali, simili ai crampi tipici delle mestruazioni. In alcuni casi, sono accompagnati da diarrea o da perdite vaginali. Fate poi attenzione al dolore pelvico: se avete la sensazione che il bimbo spinga verso il basso, chiamate il vostro medico. Le contrazioni ovviamente sono il sintomo per eccellenza e diventano preoccupanti quando hanno un intervallo massimo di 10 minuti. Fate poi attenzione a evitare grossi stress, traumi o spaventi. E tenete controllata anche la pressione sanguigna (non deve mai essere troppo alta). Infine, fate il test per la Rosolia, perché questo virus nel primo trimestre può causare aborto. Ultima raccomandazione: è vero che le donne incinte sono apprensive e che spesso si preoccupano per nulla, ma questi sintomi non devono essere banalizzati. Non abbiate quindi paura del giudizio degli altri: è sempre meglio una visita in più.

Anello in silicone

Gli spagnoli hanno inventato un nuovo anello in silicone, che stavolta non previene la gravidanza, ma il parto prematuro. Costa 38 euro, è chiamato anche pessario, e serve per rafforzare la cervice. Dopo un attento studio, i medici dell’Ospedale Vall d’Hebron si sono accorti che un accorciamento del collo dell’utero può causare la nascita pretermine a causa dell’indebolimento del pavimento pelvico. Hanno così studiato questo semplice anello, che in futuro potrà essere una valida terapia per le donne a rischio. La coordinatrice della ricerca ha commentato: “Il posizionamento di un pessario è una procedura economica, non invasiva e facile da inserire e rimuovere come richiesto”. Non pensiate comunque di inserirlo come l’anello anticoncezionale, ci vorrà l’aiuto del medico. È ovvio che lo studio sia ancora in corso, ma già questa è una bella notizia.

Foto di publicdomainpictures.net