Di Serena Vasta | 24 Novembre 2011

La lana cotta è fantastica, vero? Purtroppo acquistarla è abbastanza dispendioso quindi se non siete pratiche della lavorazione di questo speciale tessuto potete fare in casa la vostra lana cotta usando maglioni, sciarpe e cappelli che non usate più o che sono un po’ vecchi o che hanno subito un lavaggio sbagliato. Innanzitutto facciamo il punto sulla differenza tra lana cotta, feltro e pannolenci. Feltro e pannolenci si ottengono dalla lana cardata, quella normale per il feltro, quella pecora e pelo di capra mohair per il pannolenci che è più sottile. Dalla lana intrecciata, cioè la lana filata, si ottiene la latta cotta.
Riassumendo i processi sono questi:
lana cardata —-> infeltrimento —-> feltro/pannolenci
lana filata lavorata a maglia —-> follatura —-> lana cotta
Noi oggi ci occupiamo della lana cotta, quindi prendete capi di lana vecchi, infeltriti, fuori moda ecc, l’importante è che siano composti per il 60% da lana. Mettete tutto dentro una federa che presenta i bottoni o la zip, e poi via lavatrice, dentro mettete anche cose dure tipo scarpe da tennis o jeans. Fate un lavaggio a 60 gradi e poi subito dopo fatele uno a freddo.
A questo punto i vostri capi di lana si saranno infeltriti parecchio, se però non siete soddisfatte del risultato potete ripetere l’operazione altre volte fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Una volta fatti i lavaggi dovete mettere la vostra lana cotta su un piano e farla asciugare, potete tirare un po’ gli angoli per cominciare a dare la forma desiderata.
A questo punto la vostra lana cotta è pronta per essere lavorata, cucita, tagliata e incollata (con la colla a caldo).
Parole di Serena Vasta