Chirurgia estetica: è boom di specialisti del ritocco

Chirurgia estetica: è boom di specialisti del ritocco

È il lavoro che ha avuto il maggior incremento negli ultimi anni. E non c’è bisogno di chiedersi il perché. Da circa 1.500 si è arrivati a contare circa 3-4 mila ‘specialisti del ritocco‘. Il problema, però, è che due su tre sono ‘improvvisati’. E care signore, non c’è proprio da stare sereni. Pensiamo al nostro bel visino che per un po’ di vanità finisce sotto le mani di qualche finto medico o semplicemente qualcuno poco professionale. Vi ricordate la storia Alessandra Pierelli che per una liposuzione (tra l’altro inutile perché lei era già magra) ha rischiato la vita.
“Sono più di 2.000 i camici bianchi che non hanno una specializzazione specifica in chirurgia plastica ed estetica, ma che esercitano. Senza avere una competenza specifica. D’altronde quello della chirurgia estetica è un mercato che ‘tira’, anche in tempo di crisi economica”. A tracciare il quadro è Nicolò Scuderi, ordinario di Chirurgia plastica all’università ‘Sapienza’ di Roma, che precisa: “gli specializzati in materia iscritti alla Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) sono un migliaio o poco più”.
 
I motivi che spingono i camici bianchi a lanciarsi nel mercato del ‘ritocco estetico‘ sono principalmente tre: c’è lavoro, non hanno risentito della crisi e c’è un richiamo mediatico.
 
Secondo un recente studio della Sicpre, grazie ai prezzi in calo, si è registrato un aumento di richieste di interventi estetici del 20%. I ritocchi più in voga sono quelli di sempre: mastoplastica additiva, rinoplastica, blefaroplastica e liposcultura.