Separarsi ma continuando a vivere insieme, una scelta audace a volte dettata da necessità. Una prassi non comune che viene presa in considerazione dalla Legge che interviene per risolvere la questione. Seppur possa sembrare una scelta personale degli ex partner, infatti, in realtà assume una rilevanza più ampia.
Quando l’amore finisce il primo passo che gli ex partner devono compiere è la richiesta di separazione. Si pone fine così ad un rapporto formalizzando l’evento davanti ad un Giudice. Si dovranno trovare accordi sulla divisione dei beni e qualora ci fossero dei figli sul loro affidamento. Può capitare che la coppia nonostante la separazione continui a vivere sotto lo stesso tetto. Cosa dice la Legge in proposito?
Bisogna distinguere due casi. Nel primo i coniugi sono separati di fatto in casa senza accordi né provvedimento di un Giudice. La decisione di continuare a convivere non è rilevante visto che marito e moglie continuano ad essere tali davanti alla Legge. Nel secondo caso la coppia ha formalizzato la separazione ma continua ad abitare sotto lo stesso tetto. Qui bisogna approfondire.
Separati ma conviventi, cosa dice la Legge
La convivenza dopo la separazione può essere temporanea o stabile. Solo se si protrae temporaneamente allora è compatibile con la separazione. Nel caso in cui la decisione degli ex coniugi fosse quella di continuare a vivere insieme senza una data di scadenza allora il Giudice potrebbe annullare la separazione.

Non c’è da stupirsi, la separazione è una condizione giuridica reversibile al contrario del divorzio. Gli effetti possono cessare se la coppia adotta un comportamento non equivoco incompatibile con lo stato di separazione e vivere insieme è uno di questi possibili comportamenti. Presupposto alla base di una separazione, infatti, c’è proprio l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza. Non ha senso, dunque, separarsi e continuare ad abitare insieme per scelta.
La Cassazione ha però sottolineato che la mera coabitazione non prova da sola la riconciliazione dei coniugi se non è affiancata da un ripristino della vita matrimoniale. Significa che se la convivenza è equiparabile a quella tra fratelli o amici allora è compatibile con la separazione (sentenza numero 9839 del 13 aprile 2023). In presenza di una riconciliazione come coniugi, invece, gli effetti della separazione sarebbero annullati. Volendo arrivare poi ad un divorzio si sarebbe obbligati a richiedere nuovamente la separazione e attendere i tempi legali per lo scioglimento del matrimonio.