Assegno sospeso: l'INPS interviene con un bonus da 500 euro - pourfemme.it
Milioni di beneficiari a secco. Quest’estate è arrivata la prima sessione di sospensione dell’assegno di inclusione, e così è sorta la necessità di concedere 500 euro una tantum a chi ne ha bisogno.
Nel 2023 il Governo Meloni ha abolito il reddito di cittadinanza e ha introdotto l’assegno di inclusione, concentrando le risorse a disposizione per sostenere le famiglie in difficoltà con minori, disabili o anziani. La normativa vuole però che dopo diciotto mesi di erogazione debba intervenire un mese di pausa obbligatoria prima del rinnovo.
E così, a luglio 2025, oltre 500.000 famiglie si sono ritrovate senza alcun sostegno economico. Quest’estate è stata dunque caratterizzata dalla mensilità di sospensione obbligatoria per tutti coloro che hanno chiesto l’AdI non appena è stato introdotto dal Governo.
Per supportare le famiglie che si sono trovate praticamente senza più entrate, l’INPS ha organizzato in fretta e furia un bonus ponte per l’assegno di inclusione da 500 euro. Anche il Governo ha ammesso un rischio: anche un solo mese senza entrate può causare problemi gravi alle famiglie più fragili.
Sindacati e associazioni hanno perciò sollecitato un intervento urgente e l’INPS ha trovato la soluzione. Chi ha fatto domanda di rinnovo riceverà quindi il bonus con la prima mensilità di agosto.
Il bonus ponte va inteso come un contributo straordinario, una tantum, che può arrivare a un massimo di 500 euro. Non è una nuova misura assistenziale né un aumento. Si tratta di una reazione non programmata. I più critici potrebbero vederlo come un mero cerotto applicato in extremis per evitare che il meccanismo dell’assegno di inclusione si trasformi in una trappola sociale.
Il bonus tornerà anche nei mesi prossimi. Verrà infatti erogato insieme alla prima mensilità del nuovo ciclo dell’assegno di inclusione, con importo pari all’ultima mensilità ricevuta, fino a un versamento massimo di 500 euro. Non serve fare domanda separata. Basterà rinnovare senza errori e per tempo l’assegno di inclusione.
Il contributo verrà erogato automaticamente a chi ha rinnovato a partire dal 14 agosto. Ma, come al solito, i pagamenti potrebbero slittare per motivi tecnici e perché d’estate, in Italia, certe così funzionano sempre a singhiozzo.
Chi ha già incassato l’AdI per diciotto mesi dovrà dunque presentare la domanda di rinnovo a partire dal primo giorno del mese successivo a quello di sospensione. Per esempio, chi ha incassato a giugno il diciottesimo assegno di inclusione, dopo non aver avuto niente a luglio, dovrà rinnovare dal primo agosto 2025.
Il rinnovo va fatto sul portale dell’INPS, con SPID, CIE o CNS, oppure tramite CAF o patronato. Bisogna presentare l’ISEE aggiornato per il 2025 (tenendo presente il limite dei 10.140 euro per famiglie in affitto). Vanno comunicati gli eventuali aggiornamenti sulla composizione del nucleo familiare. E va poi firmato il PAD, cioè il patto di attivazione digitale, sulla piattaforma SIISL.