In occasione della settimana mondiale delle vaccinazioni che si è svolta dal 24 al 30 aprile , la Società Italiana di Pediatria lancia il decalogo dei falsi miti sui vaccini, un’iniziativa volta alla corretta informazione per far conoscere verità e bugie. Promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle vaccinazioni e contrastare il calo delle coperture vaccinali. Ancora oggi nel 2016, 1 bambino su 5 non ha accesso alle vaccinazioni di routine per le malattie prevenibili, e ogni anno nel mondo almeno un milione e mezzo di bambini muoiono a causa di queste malattie.
I vaccini non sono velenosi
I vaccini sono composti dall’antigene, ossia il virus o batterio attenuato o inattivato, da un liquido di sospensione come acqua distillata o soluzione fisiologica, da adiuvanti come i sali di Alluminio che stimolano la risposta immunitaria, da stabilizzanti come albumina e gelatina, e da basse dosi di antibiotici anti-allergici per prevenire la crescita batterica. Tutte sostanze che nella maggioranza dei casi non costituiscono problemi per la salute.
Le malattie infettive non stavano scomparendo prima delle vaccinazioni
Le malattie infettive non sono scomparse o ridotte per le migliorate condizioni economiche e sanitarie. Lo sapete per esempio che durante gli anni ’50/’60 con il grande miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie si sono continuate ad avere epidemie di poliomielite, patologia scomparsa solo successivamente al vaccino si vasta scala?
I vaccini sono efficaci anche se non proteggono al 100%
I vaccini non hanno un’efficacia del 100%, e per questo motivo è importante mantenere alte le coperture vaccinali. Così facendo si impedisce ai virus e batteri di trasmettere malattie infettive alle persone che non hanno risposto in maniera efficace ai vaccini.
I vaccini non causano l’autismo
Non vi è alcun nesso di causalità tra vaccini ed autismo, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ribadisce che “i dati epidemiologici disponibili non mostrano alcuna evidenza di un legame tra vaccino MPR e disordini dello spettro autistico“, e che “non esiste evidenza che qualunque altro vaccino pediatrico possa aumentare il rischio di questi disturbi“.
Non tutte le persone vaccinate contro l’influenza si ammalano
Ogni anno in Italia l’influenza provoca circa 8.000 morti, ma la vaccinazione anti-influenzale è in grado di ridurre le complicanze, le ospedalizzazioni e le morti. Purtroppo però ci si può ammalare di influenza anche se vaccinati perchè si può contrarre il virus prima del vaccino e perchè ci può essere una mutazione del virus rispetto ai ceppi vaccinali, ma su larga scala è indubbia l’efficacia della vaccinazione anti-influenzale.
I vaccini non sono inutili
Grazie al vaccino siamo riusciti a debellare il vaiolo, ma le altre malattie infettive non sono ancora state vinte, anche se si sono fortemente ridotte in Occidente grazie alle vaccinazioni di massa. Lo sapete che per esempio la poliomielite in Europa è scomparsa ma che può tornare se calano le coperture vaccinali?
Le malattie prevenibili con le vaccinazioni non sono tutte scomparse
Ogni anno nel mondo si verificano ancora focolai infettivi di molte malattie potenzialmente gravi che possono essere prevenute con la vaccinazione. La vaccinazione rimane quindi un importante strumento di prevenzione che permette di offrire sia una protezione individuale e sia una protezione della collettività. Ricordiamo a tal proposito l’epidemia boom di morbillo avvenuta in Europa nel 2011.
Più vaccini somministrati in un’unica puntura non sono pericolosi
Ogni bambino ha la capacità di rispondere a circa 10.000 vaccini contemporaneamente, e la risposta umorale è simile per le somministrazioni multiple e per le somministrazioni singole per la maggioranza dei vaccini.
I vaccini non indeboliscono il sistema immunitario
Grazie ai progressi delle biotecnologie, oggi i vaccini sono molto purificati, e vengono iniettati solo 150 antigeni per vaccinare contro 14 malattie, aiutando il sistema immunitario.
E’ molto più sicuro vaccinarsi piuttosto che subire la malattia naturale
Prima dell’avvento delle vaccinazioni erano molti i bambini che morivano e si ammalavano gravemente a causa di alcune malattie infettive, ed è per questo che la scienza ha studiato i modi per evitarle. Oggi i vaccini evitano 3 milioni di morti annualmente in tutto il mondo. Pensate che il morbillo provoca l’encefalite in 1 soggetto su 1.000 infettati e provoca la morte in 2 soggetto su 1.000 infettati, mentre la vaccinazione potrebbe provocare come una grave reazione allergica solo in 1 soggetto su 1.000.000 vaccinati. Ricordiamo che da qualche anno le donne hanno a disposizione il vaccino anti-HPV contro il virus del papilloma umano, responsabile dello sviluppo del tumore.