Il cuoio capelluto sensibile, un problema fastidioso che colpisce più del 40% della popolazione mondiale, con un’incidenza maggiore tra le donne. Un’eventualità frequente, quindi, caratterizzata da sintomi difficili da ignorare, come bruciore, prurito, irritabilità, secchezza dei capelli, arrossamenti, infiammazioni e, in molti, casi, forfora, scatenati dalla perdita dello strato lipidico protettivo della pelle che diventa più sensibile ed esposta alle aggressioni esterne. Difficile individuarne le cause precise, che vanno dall’utilizzo di uno shampoo troppo aggressivo all’inquinamento atmosferico, dai cambiamenti ormonali allo stress. Non impossibile, invece, trovare i rimedi naturali più utili e i consigli più preziosi per risolvere, o almeno provarci, il problema.
Lavare e asciugare con attenzione
Per evitare di rendere il cuoio capelluto ipersensibile, scatenando secchezza e forfora, è fondamentale avere cura della chioma. Come? Innanzitutto evitando di aggredirla ripetutamente, sia quando si fa lo shampoo sia quando si pettinano o si asciugano i capelli. Fondamentale la scelta del detergente, che dovrebbe essere delicato e senza troppi tensioattivi, cioè per intenderci quando c’è troppa schiuma la salute di capelli e cute è a rischio. Altrettanto importante è massaggiare con cura il cuoio capelluto durante il lavaggio, per stimolare al meglio la circolazione sanguigna. E, a lavaggio ultimato, dopo un risciacquo attento, il consiglio è di tamponare delicatamente i capelli, evitando di strofinare la cute.
Rimedi naturali nutrienti
La sensibilità del cuoio capelluto è caratterizzata da cute secca e disidratata. Per contrastare la secchezza, è necessario nutrirla con attenzione, optando per prodotti naturali dall’elevato potere nutriente. Ottimi, allo scopo, per esempio, sia l’olio di Argan sia l’olio di jojoba. Dopo averli mescolati ed emulsionati con una parte di acqua, basta applicarli sulla cute e sulla base dei capelli, massaggiando con i polpastrelli grazie a piccoli movimenti circolari il cuoio capelluto. Dopo aver lasciato in posa per una notte, si possono lavare i capelli utilizzando un detergente neutro e delicato per eliminare tutti i residui di olio.
Aceto, ottimo alleato
In molti casi, la secchezza e la sensibilità del cuoio capelluto sono da imputare, anche o completamente, alla qualità dell’acqua utilizzata per la detersione. Quando l’acqua, in particolare, è ricca di calcare rischia di aggredire la cute danneggiandone lo strato di sebo protettivo, rendendola più secca e sensibile. Per contrastare gli effetti deleteri del calcare, si può sfruttare il potere anti-calcare dell’aceto, aggiungendo una parte di aceto di mele a 3 parti di acqua fredda per ottenere il mix perfetto per l’ultimo risciacquo dopo lo shampoo.