Tosse, naso chiuso e raffreddore, potrebbe non essere influenza

Naso chiuso, raffreddore e tosse, possono essere sintoni influenzali? Non è detto, potrebbe trattarsi di questo, scopri subito.

L’autunno e l’inverno sono due stagioni che portano con se non solo freddo, ma anche tosse, raffreddore, naso chiuso, rinite, ma può essere sempre influenza? I motivi di questi sintomi potrebbero essere altri, scopriamo di cosa si può trattare.

Tosse, raffreddore, naso chiuso è sempre colpa dell’influenza?

Non appena si abbassano le temperature, iniziano le prime piogge, umidità, vento, iniziamo con i soliti sintomi come tosse, raffreddore, naso chiuso e debolezza, rinite, si potrebbe trattare sempre di influenza? È arrivato il momento di fare chiarezza, quando i nostri occhi e le vie respiratorie possono soffrire di fastidi non sottovalutiamo il problema, sarebbe preferibile rivolgersi al medico. È fondamentale avere fiducia del proprio medico, in base ai sintomi e in seguito ad una visita può dirci di cosa si tratta.

Donna che pulisce pavimenti
Pulire casa e ridurre allergeni in inverno – pourfemme.it

Il più delle volte potrebbe trattarsi di allergie invernali, non esistono solo le allergie primaverili da pollini, l’inverno non concede tregue. Possiamo dire il contrario nel senso che con l’arrivo delle temperature più rigide si tende a trascorrere del tempo in ambienti chiusi, tra stanze riscaldate e finestre sigillate, il che si traduce in proliferazione di allergeni che spesso sottovalutiamo, che scatenano reazioni a volte persistenti.

Ovviamente non farsi prendere dal panico, parliamo con il medico di base o uno specialista, come l’allergologo e così da saper affrontare il tutto con molta tranquillità.

Le allergie invernali sono queste:

  • Acari della polvere che sopravvivono al caldo dei termosifoni e si possono annidare dappertutto non solo in materassi, peluche, cuscini e tappeti.
  • Muffe, in particolar modo in case, bagni, palestre, scuole umide o poco ventilate, si possono formare le spore.
  • Peli di animali domestici, possono solo irritare le vie respiratorie anche d’inverno.

A differenza delle allergie primaverili quelli invernali si manifestano negli spazi interni perché trovano condizioni favorevoli per diffondersi. Durante i mesi freddi si passa più tempo tra mura domestiche o in ambienti chiusi come uffici, ristoranti, cinema, palestre, scuole. Ovviamente riducendosi la ventilazione il riscaldamento può contribuire a far circolare microparticelle irritanti. Un’esposizione continua può solo far aumentare il fastidio e sintomi. I sintomi dell’allergia invernale sono simili ai sintomi influenzali come raffreddore, occhi rossi, starnuti, tosse, ma le irritazioni cutanee o peggioramento di patologie come l’asma possono essere un campanello d’allarme. Inoltre se questi sintomi si manifestano con una certa frequenza e in determinati luoghi e in momenti precisi della giornata si tratta quasi sicuramente di allergia.

Cosa fare in caso di allergie invernali?

Non esistono rimedi miracolosi, ma si può intervenire andando a ridurne l’impatto. La prima cosa da fare è avere una casa pulita, ordinata e si consiglia di far arieggiare frequentemente gli ambienti, così da andare a ridurre la concentrazione di allergeni. Pulire con una certa regolarità i tessuti, tende, cuscini, e tappezzerie riduce gli acari della polvere. Ricordarsi però di chiedere un parere a un professionista per evitare effetti indesiderati o reazioni impreviste, non sottovalutare.

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