Come mi vesto oggi? Martedì che scivola verso gli anni ’70 senza accorgersene

Una narrazione autentica che intreccia moda, sensazioni e richiami anni ’70, con un outfit composto da piumino Gobain, dolcevita leggero e denim blu invecchiato.

Il martedì ha quella strana capacità di confondersi con gli altri giorni senza avvisare, e io me ne accorgo sempre quando mi preparo. C’è una parte di me che vorrebbe restare aderente al ritmo prevedibile della settimana, mentre l’altra prende il sopravvento e apre cassetti che non toccavo da mesi. Oggi ho tirato fuori un piumino che avevo dimenticato, uno di quelli capaci di spostare la percezione del corpo e dello spazio.

Mi sono fermata un attimo prima di vestirmi, guardando il piumino e il resto degli indumenti che avevo scelto senza pensarci troppo. Era come rivedere un piccolo film dentro al mio armadio, una sequenza non ricercata ma coerente. C’era lo shearling color latte, un dolcevita sottile che sapevo sarebbe stato perfetto senza farsi notare, e quei jeans a zampa che ogni volta mi riportano a una dimensione più lenta, più ritmica, un po’ come la fotografia granulosa di vecchi videoclip.

Quando gli anni ’70 ti prendono per mano senza chiedere il permesso

Il piumino Gobain in shearling, con quella texture vellutata che cattura la luce, costruisce subito un’idea precisa di presenza, mentre il dolcevita grigio fumo rimane ancorato alla realtà, quasi fosse il punto di contatto tra me e la giornata. I jeans a zampa blu invecchiato fanno il resto. Hanno quella silhouette che si inserisce con naturalezza in ogni movimento.

Piumino corto che cambia l’umore prima del caffè

Il Gobain è uno di quei capi che riconosci solo toccandolo. La pelle scamosciata e lo shearling interno creano una densità piacevole, quasi terapeutica. Appena lo chiudo mi sembra di filtrare la giornata attraverso un materiale più gentile, e questo incide sul modo in cui mi muovo.

Piumino corto
Piumino corto che cambia l’umore prima del caffè – pourfemme.it

La sua costruzione corta definisce la figura senza ingabbiarla, un dettaglio che amo perché non mi impedisce di respirare come voglio quando cammino.

Dolcevita grigio fumo che fa ordine nella confusione

La lana fine grigio fumo ha un ruolo silenzioso ma fondamentale, un po’ come certi personaggi secondari che reggono la scena senza prendere applausi. Sta vicino alla pelle, scivola delicato sotto gli strati, accompagna i movimenti senza mai far parlare di sé.

Dolcevita grigio
Dolcevita grigio fumo che fa ordine nella confusione – foto hm.com – pourfemme.it

Forse per questo lo indosso così spesso, perché sa essere affidabile anche nei giorni in cui io non lo sono.

Jeans a zampa che ti allungano anche la giornata

I jeans blu invecchiato riportano la struttura della gamba verso una linea più morbida. La zampa non è un vezzo, è un ritmo. Apre lo spazio intorno al corpo e lo rende più fluido. Ogni volta che li indosso mi sembra di rallentare, come se il passo diventasse automaticamente un po’ più musicale.

Jeans a zampa
Jeans a zampa che ti allungano anche la giornata – foto dsquared2.com – pourfemme.it

Il resto della giornata prosegue sempre in sintonia con l’outfit, come se fosse stato studiato per assorbire qualsiasi imprevisto. Mi accorgo che questo trio di capi non mi lascia mai scoperta. Il piumino, con la sua struttura corta, crea un baricentro chiaro. Il jeans racconta qualcosa del mio modo di stare al mondo, senza dover imporre una narrativa precisa.

Mi piace come si appoggia agli stivali, come crea un’onda morbida quando cammino, come rende tutto più umano.

Donna con piumino corto, dolcevita e jeans
Quando gli anni ’70 ti prendono per mano senza chiedere il permesso – foto AI – pourfemme.it

Verso sera il dolcevita diventa la parte più avvolgente. La lana fine, a contatto con la pelle, cambia percezione quando la luce delle strade si mescola a quella dei negozi ancora aperti. Sento il corpo più raccolto, più quieto.

È curioso come un capo così semplice riesca a fare da ponte tra il fuori e il dentro, mantenendo una temperatura emotiva stabile. Lo noto sempre, soprattutto nei giorni in cui la testa è più piena del solito.

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