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Attualità

I ladri hanno il tuo numero: la foto su WhatsApp che li invita a entrare in casa

WhatsApp è l’app di cui non possiamo fare a meno quotidianamente. La usiamo tanto per motivi personali quanto per lavoro per comunicare in tempo reale con gli altri e scambiare non solo messaggi testuali ma anche immagini, video, allegati, la nostra posizione.


C’è anche chi lo usa come una sorta di social postando delle storie che durano 24 ore. Queste possono essere viste da tutti i contatti o solo da alcuni di essi in base alle preferenze di privacy che impostiamo. Ma attenzione a ciò che fai su WhatsApp: potrebbe invitare i ladri ad entrare in casa tua. 

I ladri possono entrare in casa tua a causa di ciò che fai su WhatsApp

A volte siamo noi, con i nostri gesti, ad “invitare” i ladri ad entrare in casa nostra. Viviamo in un mondo in cui diventa facile mettere tutto in bella mostra ed ostentare più del dovuto. Come? Attraverso i social. Qui postiamo tutto ciò che ci succede, tutto ciò che abbiamo, rendendolo disponibile e visibile a tutti. 

I ladri possono entrare in casa tua a causa di ciò che fai su WhatsApp – pourfemme.it

E va bene se dei nostri amici e familiari ci fidiamo, non è un problema! Ma fra i nostri contatti potrebbero esserci anche dei malintenzionati. E così, ciò che pubblichiamo su WhatsApp può essere un “invito” ad entrare in casa nostra quando non ci siamo. 

Pubblicare le foto delle proprie vacanza sullo stato WhatsApp può sembrare un gesto innocuo, tuttavia al pari di qualsiasi altro social, se una persona malintenzionata ti segue, sa che sei lontano e che l’appartamento è vuoto. Nonostante le accortezze che si prendono, è molto facile che anche persone che non conosciamo e con dubbie intenzioni, possano risalire ai nostri dati personali, incluso il numero di telefono. Tra i metodi più usati, troviamo:

  • gli account sui social media, nel caso in cui non siano pubblici è facile raccogliere numerose informazioni personali e, in alcuni casi, anche il numero di telefono
  • fughe di dati, non è raro che dei servizi online ammettano con i loro utenti di aver subito una violazione della sicurezza che ha esposto i loro dati personali, rivenduti poi sul dark web
  • esistono banche dati online che raccolgono numeri di telefono, e-mail e altri dati personali da fonti pubbliche, come elenchi telefonici o registri commerciali
  • contatti in comune
  • Linkedin o attraverso altri siti di offerte di lavoro

Quindi, prestiamo attenzione a ciò che postiamo sui social o su WhatsApp o magari pubblichiamo le foto delle nostre vacanze una volta rientrati, così da non dare il via libera ai malintenzionati ad entrare in casa nostra, disabitata temporaneamente. 

Published by
Valeria Scirpoli