Bonus animali domestici: tutti i contributi e le detrazioni

Non solo il bonus animali domestici: esistono altre agevolazioni fiscali, spesso meno note, dedicate ai proprietari di cani e gatti.

Più del 40% degli italiani accoglie in casa un cane, un gatto o un altro animale da compagnia. Si sa, per curare gli animali domestici bisogna spendere. Bisogna preoccuparsi della loro alimentazione, delle cure veterinarie, della toelettatura e dei giochi. E da anni si ragiona sull’importanza di un sostegno statale strutturato da concedere a chi si occupa di animali domestici, considerando che la spesa per un singolo animale può andare dai 30 ai 150 euro a settimane in media.

Nel nostro Paese l’idea di introdurre sostegni istituzionalizzati ai proprietari di cani e gatti è terreno di scontro fra opposte visioni. C’è chi sostiene che l’accogliere animali domestici in casa vada intesa come una scelta personale, che implica la piena responsabilità, anche economica, da parte dei padroni. Inoltre, c’è un reale problema di priorità: sarebbe etico destinare dei fondi pubblici al benessere di cani e gatti laddove lo Stato affronta evidenti carenze strutturali in settori nevralgici come sanità e istruzione?

Altre scuole di pensiero intendono l’assistenza finanziaria a chi possiede animali come un incentivo sempre positivo, dato che promuove il benessere animale, riducendo il pericolo di abbandono e gravi situazioni di trascuratezza. E anche perché un aiuto economico di questo tipo sosterrebbe le persone vulnerabili, come anziani e famiglie a basso reddito, che trovano negli animali un conforto psicologico importante. Con aiuti a chi possiede animali si potrebbe poi anche contrastare il randagismo, per cui lo Stato spende molti soldi (per esempio per la gestione dei canili).

Nessun dubbio però che la cura degli animali domestici significhi non solo aiutare i compagni a quattro zampe di molte famiglie ma anche promuovere il benessere delle persone. Ecco perché le spese veterinarie possono essere oggetto di detrazione IRPEF. Alcuni contribuenti possono quindi beneficiare di uno sconto fiscale in dichiarazione dei redditi. Quanto agli aiuti economici diretti, l’Italia è ferma.

Tutti i bonus per gli animali domestici

Ci sono poi alcune Regioni che offrono contributi specifici per le spese veterinarie. Tali aiuti sono spesso destinati a contribuenti con ISEE basso o ad anziani e possono coprire visite, interventi e medicinali. Le modalità di richiesta variano in base alla Regione di residenza. La Lombardia concede per esempio contributi per spese veterinarie e sterilizzazione. In Lazio il sostegno è rivolto agli anziani con ISEE basso. Poi, in Emilia-Romagna le agevolazioni sono per farmaci e visite veterinarie.

Un gattino nero e arancione
Tutti i bonus per gli animali domestici – pourfemme.it

In altre Regioni, come la Campania e il Veneto, sono previsti contributi o sconti per la sterilizzazione di cani e gatti. In tutto il Paese i proprietari di cani guida per non vedenti o di animali di supporto terapeutico (pet therapy) possono accedere a esenzioni fiscali o a contributi per la cura e il mantenimento degli animali. Infine, anche nel 2025 è stato confermato il bonus animali domestici, cioè la classica detrazione fiscale del 19% sulle spese veterinarie, applicabile su un importo compreso tra 129,11 e 550 euro. L’agevolazione è valida per visite, interventi chirurgici, esami diagnostici e farmaci prescritti.

Per ottenere il bonus, bisogna soddisfare alcuni requisiti. Il primo è anagrafico: il contribuente deve avere almeno sessantacinque anni. L’altro requisito è reddituale. Per avere il bonus animali domestici serve un ISEE familiare inferiore a 16.215 euro. L’animale deve poi essere registrato all’anagrafe degli animali d’affezione e tutti i pagamenti devono essere tracciabili.
Non è necessario compilare una richiesta separata. La detrazione viene applicata direttamente in fase di dichiarazione dei redditi. Ovviamente allegando ricevute e fatture delle spese.

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