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Bellezza

La skincare ai tempi del Covid: come sono cambiate le nostre abitudini beauty

Il Covid ha profondamente cambiato la nostra vita. Nell’ultimo anno abbiamo dovuto rivedere le nostre abitudini e priorità, abbiamo scoperto un nuovo modo di vivere.

Anche le scelte in ambito beauty non sono state esentate dagli effetti della pandemia: tra lockdown, smart working e mascherina, ci siamo accorti come curavamo la nostra pelle e dell’importanza di farlo adeguatamente.

Covid: il lockdown ha reso casa nostra una spa

Passando tanto tempo in casa e riducendo le visite ai centri estetici, prima per divieti poi per prudenza, siamo stati costretti ad attrezzarci. Abbiamo approfondito il meraviglioso mondo della skincare, fatto non solo di creme e sieri ma anche di maschere, esfolianti e trattamenti da applicare solo di tanto in tanto.

Ci siamo potuti permettere il lusso di sperimentare: le 8 ore fuori casa si sono trasformate nel momento in cui provare nuove soluzioni o impacchi su pelle ma anche capelli. Se sbagliavamo nessuno si sarebbe accorto dell’errore, visti i ridotti rapporti sociali, se invece azzeccavamo i prodotti giusti avevamo trovato la via verso la bellezza.

Senza contare i problemi legati alla mascherina: irritazioni e brufoletti ci hanno costretti a fare i conti con le esigenze della nostra pelle, che magari non avevamo mai considerato.

Con il Covid e le sue restrizioni abbiamo notato l’importanza della tecnologia per comunicare e per venire al meglio nelle sgranate camere dei device si è scoperto che il trucco non è il makeup, ma avere una pelle luminosa.

Non a caso, il mercato cosmetico parla chiaro: nell’ultimo anno la richiesta di prodotti di skincare si è impennata, a discapito del trucco, che ha visto un forte calo.

La skincare vince sul makeup

Ci trucchiamo meno, è un dato di fatto: le interazioni sociali sono ridotte se non scomparse, le occasioni mondane pure, stiamo la maggior parte del giorno a casa, ma soprattutto, indossiamo sempre la mascherina. Questa oltre a coprire metà del viso, è a stretto contatto con la pelle, rimuovendo inevitabilmente fondotinta, contouring e cipria, ma soprattutto il rossetto.

Sephora America ha reso noto che le sue vendite nel 2020 sono aumentata del 75%. Seppur vadano ancora forte i prodotti makeup legati ai volti noti, ciò che veramente è cresciuto è il settore della skincare: i marchi più venduti sono Dermalogica e Ole Henriksen.

In generale, profumerie e marchi fanno sapere che i prodotti makeup più venduti restano quelli per occhi e sopracciglia, le parti che rimangono sempre visibili, ma in generale la voglia di truccarsi è andata scemando. Il tempo quotidiano destinato a sistemarsi il viso con ciprie e correttori è stato sostituito da rituali di skincare accurati e l’offerta si sta adeguando di conseguenza. Non è dato sapere quando potremo tornare a mostrare zigomi scolpiti e rossetti vivaci, perciò al momento si preferisce puntare su prodotti viso.

Insomma, dal Covid ne usciremo sicuramente provati e affaticati, ma con una pelle bellissima.

Carlotta Tosoni

"Una cosa bella è una gioia per sempre" diceva John Keats. Provo ad applicare questi versi nella pratica cercando e studiando tutto ciò che è esteticamente e intellettualmente interessante. Infatti arte, bellezza e comunicazione sono sempre stati la mia guida nello studio, nel lavoro e nella vita: ricercare contenuti validi da esprimere in maniera piacevole e da comunicare efficacemente. Solo così si può provare a cambiare le cose. La mia formazione è stata economica e artistica, la scrittura il mio mezzo preferito per raccontare il mondo, le mie passioni la storia dell’arte, il beauty, lo sport. Dal 2020, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection.

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