La skincare ai tempi del Covid: come sono cambiate le nostre abitudini beauty

Dopo un anno di pandemia la nostra vita è molto diversa, anche per quanto riguarda la bellezza: ora, diamo più importanza alla skincare che al makeup

La skincare ai tempi del Covid: come sono cambiate le nostre abitudini beauty

Foto Shutterstock | ViChizh

Il Covid ha profondamente cambiato la nostra vita. Nell’ultimo anno abbiamo dovuto rivedere le nostre abitudini e priorità, abbiamo scoperto un nuovo modo di vivere.

Anche le scelte in ambito beauty non sono state esentate dagli effetti della pandemia: tra lockdown, smart working e mascherina, ci siamo accorti come curavamo la nostra pelle e dell’importanza di farlo adeguatamente.

Covid: il lockdown ha reso casa nostra una spa

Passando tanto tempo in casa e riducendo le visite ai centri estetici, prima per divieti poi per prudenza, siamo stati costretti ad attrezzarci. Abbiamo approfondito il meraviglioso mondo della skincare, fatto non solo di creme e sieri ma anche di maschere, esfolianti e trattamenti da applicare solo di tanto in tanto.

Ci siamo potuti permettere il lusso di sperimentare: le 8 ore fuori casa si sono trasformate nel momento in cui provare nuove soluzioni o impacchi su pelle ma anche capelli. Se sbagliavamo nessuno si sarebbe accorto dell’errore, visti i ridotti rapporti sociali, se invece azzeccavamo i prodotti giusti avevamo trovato la via verso la bellezza.

Senza contare i problemi legati alla mascherina: irritazioni e brufoletti ci hanno costretti a fare i conti con le esigenze della nostra pelle, che magari non avevamo mai considerato.

Con il Covid e le sue restrizioni abbiamo notato l’importanza della tecnologia per comunicare e per venire al meglio nelle sgranate camere dei device si è scoperto che il trucco non è il makeup, ma avere una pelle luminosa.

Non a caso, il mercato cosmetico parla chiaro: nell’ultimo anno la richiesta di prodotti di skincare si è impennata, a discapito del trucco, che ha visto un forte calo.

La skincare vince sul makeup

Ci trucchiamo meno, è un dato di fatto: le interazioni sociali sono ridotte se non scomparse, le occasioni mondane pure, stiamo la maggior parte del giorno a casa, ma soprattutto, indossiamo sempre la mascherina. Questa oltre a coprire metà del viso, è a stretto contatto con la pelle, rimuovendo inevitabilmente fondotinta, contouring e cipria, ma soprattutto il rossetto.

Sephora America ha reso noto che le sue vendite nel 2020 sono aumentata del 75%. Seppur vadano ancora forte i prodotti makeup legati ai volti noti, ciò che veramente è cresciuto è il settore della skincare: i marchi più venduti sono Dermalogica e Ole Henriksen.

In generale, profumerie e marchi fanno sapere che i prodotti makeup più venduti restano quelli per occhi e sopracciglia, le parti che rimangono sempre visibili, ma in generale la voglia di truccarsi è andata scemando. Il tempo quotidiano destinato a sistemarsi il viso con ciprie e correttori è stato sostituito da rituali di skincare accurati e l’offerta si sta adeguando di conseguenza. Non è dato sapere quando potremo tornare a mostrare zigomi scolpiti e rossetti vivaci, perciò al momento si preferisce puntare su prodotti viso.

Insomma, dal Covid ne usciremo sicuramente provati e affaticati, ma con una pelle bellissima.

Parole di Carlotta Tosoni