Antidepressivi nei vestiti per bambini: la scoperta shock | A rischio già dai primi giorni di vita

Un nuovo allarme sconvolgente è stato diffuso nel corso delle ultime ore: antidepressivi sono stati trovati nei vestiti per bambini, un vero e proprio shock che ha travolto il mondo intero.

Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di leggere diverse notizie davvero molto preoccupanti riguardanti alimenti per bambini, giochi, prodotti e tanto altro ancora… ma di certo non avremmo mai immaginato di leggere una notizia come quella che vi stiamo per annunciare.

I prodotti per bambini sono da sempre considerati extra delicati, sia quelli alimentari che il vestiario, tenendo conto della fragilità e della delicatezza della pelle di un neonato. Ecco perché la notizia diffusa in queste ore lascia davvero sgomenti.

A quanto pare, vi è un altro pericolo dal quale difendersi, uno inimmaginabile e che sta lasciando perplessi i genitori.

Scoperta shock: antidepressivi nei vestiti per bambini

Una notizia dell’ultima ora che è stata resa nota da vari magazine di cronaca e che ha lasciato i genitori di tutto il mondo senza parole. Una recente scoperta effettuata sul vestiario per neonati ha permesso di evidenziare la presenza nei tessuti di antidepressivi e altre sostanze chimiche che vanno a intaccare la pelle dei nostri bambini.

Antidepressivi nei vestiti per bambini - Pourfemme.it
Antidepressivi nei vestiti per bambini – Pourfemme.it

Si tratta di un allarme davvero molto importante, tenendo conto del fatto che i vestiti vanno sempre a diretto contatto con la pelle, che nei neonati è ancora più delicata e soggetta a possibili allergie. Inoltre, potrebbe assorbire con maggiore facilità la sostanza chimica in questione.

Queste sostanze avvelenano i tuoi vestiti giorno dopo giorno

A rendere noto lo studio in questione è stata l’Università e l’Istituto di Biosicurezza di Granada, i quali hanno analizzato 43 capi per neonati con risultati davvero sconvolgenti, tenendo conto che questi vengono utilizzati quotidianamente nelle abitazioni o esposti nei negozi. Il risultato della ricerca, pubblicato dalla rivista Environmental Research, ha permesso di evidenziare 300 sostanze chimiche presenti nei tessuti, insieme a tracce di pesticidi e persino residui di farmaci da prescrizione, come antidepressivi. Il tutto non finisce qui, perché si ipotizza che tale contaminazione possa derivare dai processi produttivi, da contatti ambientali o dalle acque reflue.

Nello studio viene infatti evidenziato quanto segue: “I tessuti per neonati devono essere considerati una fonte di esposizione al rischio chimico a tutti gli effetti. L’atto quotidiano di vestire un bambino può trasformarsi in una costante esposizione a composti chimici”.

Antidepressivi nei vestiti per bambini - Pourfemme.it
Antidepressivi nei vestiti per bambini – Pourfemme.it

Sulla base di tale motivazione, dunque, bisogna definire i limiti di trasferimento sicuro delle sostanze dai tessuti alla pelle. Le aziende dovranno poi etichettare allergeni e ingredienti sui capi di abbigliamento e stabilire elenchi di sostanze ammesse nella produzione tessile. Questo porterà a un controllo più severo delle sostanze di elevata preoccupazione, come i PFAS.

Infine, una volta arrivati a casa, è consigliabile lavare i vestiti nuovi una o due volte prima dell’uso, preferire capi biologici con fibre naturali certificate, come nel caso del cotone GOTS, ed evitare indumenti antimacchia, ipoallergenici, antipiega o ignifughi, perché è molto più probabile che contengano sostanze dannose per i nostri bambini.

Gestione cookie