La salivazione eccessiva può apportare un estremo disagio sociale anche perché può provocare anche difficoltà nel linguaggio. Essenzialmente però le motivazioni di una salivazione eccessiva vanno indagate per escludere alcune patologie che possono esserne alla base. Solitamente i disturbi legati ad una salivazione eccessiva sono riconducibili a scialorrea o a ptialismo, ovvero ipersalivazione. Nel primo caso si è in presenza di una difficoltà di deglutizione (dovuta a varie cause) che non permettono di ingoiare la saliva: la malattia di Parkinson , o l’acalasia ad esempio. Con l’ipersalivazione invece si assiste ad una produzione aumento abnorme di saliva, fisiologica, dovuta ad alcune patologie o stati emotivi o comunque condizioni passeggere. I due termini scientifici tendono comunque ad essere utilizzati come sinonimi.
Quali sono le cause della salivazione eccessiva?
Le cause di una salivazione eccessiva sono numerose. Tra queste troviamo prima di tutto delle condizioni transitorie: mettere una protesi dentale, specie se mobile, può provocare un fastidio di questo tipo, così come indossare un apparecchio ortodontico. Dopo un certo periodo l’ipersalivazione passerà, grazie ad un adattamento al corpo estraneo. Non chiaro, ma frequente invece il meccanismo che provoca ptialismo nel primo trimestre di gravidanza, condizione che poi si risolve da sola! Anche alcuni farmaci a base di reserpina (che si usa per combattere l’ipertensione) possono aumentare la salivazione, mentre le benzodiazepine ridurrebbero la capacità di deglutizione; il sintomo può essere provocato anche da alcuni stati infiammatori del cavo orale (causati da virus o batteri). In generale, la scialorrea rappresenta uno dei sintomi classici del morbo di Parkinson, e di altre malattie del sistema nervoso centrale: l’incapacità di controllare i muscoli impedisce la capacità di deglutire volontariamente e così la saliva in eccesso si riversa sulle labbra. Infine la salivazione eccessiva può anche essere il sintomo di un reflusso gastroesofageo, o di un tumore dell’esofago. Insomma, una diagnosi è sempre importante. In alcuni casi è l’ansia a provocare salivazione eccessiva (o al contrario secchezza delle fauci).
Quali rimedi per controllare la salivazione eccessiva?
Nei primi casi citati, come la protesi dentaria, o la gravidanza il miglior rimedio contro la salivazione eccessiva sarà il tempo. Per il resto, come sempre ricordiamo, la terapia dipenderà dalla diagnosi accurata. Nel caso del Parkinson si usano solitamente dei farmaci anticolinergici, ma non compatibili con tutti i pazienti a causa dei numerosi effetti collaterali. Il reflusso gastroesofageo e le infiammazioni del cavo orale possono essere curati e nel caso di ipersalivazione provocata da medicinali, andrà effettuata con il medico specialista, un adeguata valutazione degli effetti negativi rispetto ai benefici e laddove possibile, cercare di cambiare la terapia.