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La ragazza del mare, di cosa parla il film con Daisy Ridley su Rai 1 l’11 novembre

La ragazza del mare è la proposta di Rai 1 per la sera di martedì 11 novembre alle ore 21:30, subito dopo la consueta puntata di Affari Tuoi. questa pellicola risale al 2024 ed il titolo originale è “Young Woman and the Sea” per la regia di Joachim Rønning. Spicca nel cast la presenza di Daisy Ridley, attrice inglese che ha acquisito popolarità mondiale per avere recitato nella nuovissima trilogia della saga di Star Wars. Da Episodio VII ad Episodio IX la Ridley ha ricoperto il fondamentale ruolo di Rey.

Per quanto riguarda La ragazza del mare, si tratta di un film tratto da una storia vera, ispirato sulle vicende vissute dalla nuotatrice statunitense Gertrude Ederle, detta Trudy. Lei riuscì ad attraversare a nuoto il canale della Manica nel 1926, in un’epoca nella quale il mondo girava in maniera diversa. All’epoca la Ederle aveva 21 anni, essendo nata a New York da una famiglia proveniente dalla Germania, nel 1905.

La trama de La Ragazza del mare

La molla che portò Trudy ad imparare a nuotare fu una tragedia che riguardò l’affondamento di una nave. Lì molte donne morirono annegate proprio perché non sapevano nuotare. E fu sua madre ad insistere affinché la figlia apprendesse questa disciplina, assieme ai suoi fratelli. Neanche il morbillo e la disabilità permanente che la malattia lasciò a Trudy riuscì a piegare la caparbietà di questa giovane, che perse l’uso dell’udito.

La trama de La Ragazza del mare – pourfemme.it Foto Ansa

Per lei nuotare divenne una valvola di sfogo ed un modo per sentirsi veramente libera. E da lì all’ingresso  del ondo del professionismo il passo fu naturale. Così la Ederle prese parte alle Olimpiadi di Parigi, rappresentando gli Stati Uniti e vincendo la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 stile libero. Ed anche due medaglie di bronzo a livello individuale.

Ciò nonostante, Trudy sentì un sostegno molto modesto, per non dire di peggio, nei suoi confronti da parte delle istituzioni, e si sentiva sminuita. Ci voleva una grande impresa per cambiare la percezione delle cose. Una impresa come attraversare la Manica a nuoto, da sola. Con le infrastrutture e gli apparati del 1926, e con ai tempi nessuno che immaginava quali potessero essere la tecnologia e l’apporto della modernità cent’anni dopo.

La storia di Gertrude Ederle narrata prima in un libro

E Trudy nuotò in 14 ore e 34 minuti dalla località francese di Cap Gris-Nez (Francia) fino a Kingsdown (Inghilterra) per una distanza di 21 miglia marine. Si trattò di un atto simbolico sia sportivo che denso di un grosso valore sociale. L’emancipazione femminile può essere identificata anche in questo episodio.

Ed è bello analizzare anche alcune figure di contorno, come quella dell’allenatore di Gertrude Ederle, il cui volto è quello dell’attore Christopher Eccleston. Un uomo che da giovane aveva tentato in più di una circostanza a compiere ciò in cui la ragazza era riuscita, e che, invece di sostenerla, aveva finito con l’ostacolarla.

Il film La ragazza del mare è a sua volta ispirato al libro di Glenn Stout “Young Woman and the Sea: How Trudy Ederle Conquered the English Channel and Inspired the World”.

Published by
Salvatore Lavino