Sei maleducato e non lo sai? 3 cose da non fare secondo il galateo e che invece facciamo sempre tutti

Tutti pensiamo di essere ben educati e di rispettare le norme di convivenza civile. Ma se ti dicessi che non è così? Ecco 3 cose sbagliate secondo il galateo che fai sempre e che ti fanno fare enormi figuracce.

Il galateo, quell’insieme di norme sociali codificate per garantire convivenza civile e rispetto reciproco, spesso viene percepito come un retaggio antiquato o eccessivamente formale. Eppure, molti dei comportamenti quotidiani che ci sembrano innocui o addirittura normali, in realtà violano le regole fondamentali dell’educazione. Scopriamo alcune delle più comuni trasgressioni, che tutti compiamo almeno una volta nella vita.

Sei maleducato e non lo sai: 3 cose da non fare MAI secondo il galateo ma che fai sempre

Il galateo moderno sconsiglia di usare il telefono durante i pasti: è un gesto che segnala disinteresse verso chi ci accompagna. Eppure, controllare notifiche, messaggi o social network mentre si mangia è diventato una consuetudine quotidiana. Non solo distoglie l’attenzione dagli altri, ma riduce anche la qualità della conversazione e dell’esperienza del pasto.

Un’altra cosa che facciamo troppo spesso è interrompere gli altri. La regola del galateo è chiara: bisogna lasciare finire chi parla prima di intervenire. Nella realtà, però, la tendenza a sovrapporsi nelle conversazioni è comune. L’ansia di esprimere subito il proprio pensiero o la fretta di avere ragione ci porta spesso a interrompere, anche involontariamente.

persone a tavola che parlano e usano cellulare
Sei maleducato e non lo sai: 3 cose da non fare MAI secondo il galateo ma che fai sempre – pourfemme.it

Infine, un semplice “grazie” o un saluto cordiale non costa nulla, ma la fretta della vita quotidiana ci fa spesso dimenticare queste piccole cortesia. Secondo il galateo, ignorare un gesto gentile o non salutare una persona che incontriamo è segno di scortesia. Tuttavia, nella pratica, siamo così immersi nei nostri smartphone o pensieri da trascurare queste semplici attenzioni.

Storia del galateo e la sua evoluzione

Il galateo ha origini rinascimentali e nasce come codice di comportamento destinato a regolamentare la vita di corte e le relazioni sociali tra nobili. Il primo testo noto è Il Galateo overo de’ costumi di Giovanni della Casa, pubblicato nel 1558, che fornisce indicazioni su modi, conversazione, abbigliamento e comportamento a tavola. L’obiettivo era armonizzare la convivenza, promuovere l’eleganza morale e il rispetto reciproco, riflettendo ideali di civiltà e raffinatezza.

Nel Seicento e Settecento, il galateo si diffonde tra le classi emergenti borghesi, adattandosi a nuovi contesti urbani e mercantili, includendo norme sul ricevere ospiti e sulla corrispondenza. Con l’Ottocento e la codificazione delle buone maniere, il galateo diventa strumento di distinzione sociale, legato all’educazione e al prestigio familiare.

Nel Novecento, si assiste a una democratizzazione: molte regole vengono semplificate o rese simboliche, con attenzione crescente alla cortesia nei rapporti professionali e pubblici. Ad oggi ci sono regole del galateo che riguardano un po’ tutto, persino i cappelli da cerimonia consigli per l’invitata.

Con l’avvento della società contemporanea e dei nuovi media, il galateo evolve ulteriormente, includendo norme su telefonini, email e social network. Oggi rappresenta più un orientamento etico e di rispetto reciproco che un rigido insieme di divieti: l’essenza rimane quella di promuovere convivenza civile, considerazione per gli altri e attenzione ai contesti sociali.

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