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Babbo Natale non esiste: come dirlo al tuo bambino

Natale, profumo di dolcezze e anche rumore di passi in punta di piedi sotto l’albero, nel cuore della notte, leggero tocco di pacchetti posati su un tappeto di silenzi che anticipa la grande gioia e poi… sorpresa! Ma come dire a tuo figlio che tutto questo è pura finzione? Come dirgli che Babbo Natale non esiste spazzando via la magia senza traumi?

Tra i 7 e gli 8 anni (per alcuni anche prima) i nostri piccoli iniziano a fare domande da cui è impossibile trovare un riparo per sempre. Dove sono finite le renne e la slitta? E perché a ogni angolo della strada, in città, si trova un uomo identico al primo Babbo Natale incontrato, ma con una voce totalmente diversa?

A che età dire la verità?

Diciamocela tutta: quanti di noi hanno sognato di poter tornare indietro all’era magica in cui anche Babbo Natale sembrava realtà? C’è un’età in cui la triste realtà diventa uno spettro sempre più ingombrante, una risposta che i più piccini iniziano a percepire come verosimile e per la quale chiedono conferme. A 7 anni circa, infatti, i bimbi iniziano a fare i conti con il sospetto che mamma e papà nascondano qualcosa e che siano pronti a proporre nuovamente la scenetta convinti che tutto può reggere ancora. È l’alba della distruzione del più grande sogno. Ma come dare un verdetto alla domanda: Esiste Babbo Natale?

Tutto inizia quando la curiosità, traditrice, fa scoprire un pacchetto nascosto nell’armadio, oppure quando un amichetto, che ha capito prima di tutti, vuole condividere quel grande segreto perché “mal comune mezzo gaudio”. Oppure, ancora, quando le dimensioni di quel caminetto da cui, per anni, un uomo barbuto e corpulento si è calato con il suo bagaglio di doni sembrano davvero proibitive per ammetterne la possibilità. E infine quando, nonostante tutti gli accorgimenti, mamma e papà vengono colti sul più bello, proprio mentre sotto l’albero si materializzano i sogni impressi in una letterina. Insomma, tante varianti per un solo scenario: la delusione per un mondo che, irrimediabilmente, non tornerà più.

Come spiegare che Babbo Natale non esiste

Ad un certo punto della sua infanzia, mamma e papà, come pugili costretti all’angolo di un ring, non possono più reggere il gioco. Il primo passo è non dire bugie, almeno per non peggiorare una crisi che proprio da una bugia magica deriva. C’è spesso una fase di limbo in cui il bimbo si pone domande e le gira agli adulti, ma una vocina, nel suo cuore, continua a dirgli che sì, Babbo Natale esiste, ma deve soltanto trovare indizi che dimostrino e confermino la sua certezza interiore.

A questo bivio tra verità e finzione, spesso i genitori preferiscono glissare giusto il tempo che basta perché qualche amichetto, più scaltro o forse meno incline a bersi tutta la magia dei grandi, si faccia portavoce di una realtà scomoda e difficile da rivelare.

Così capita che mamma e papà diano al piccolo qualche segnale di rinforzo alla tesi che portano avanti da anni, ogni 25 dicembre: qualche simbolo del passaggio di Babbo Natale in giro per la casa, oppure semplicemente una smentita all’ipotesi che tutto sia davvero falso e impossibile.

Foto Pexels | Jonathan Borba

Secondo gli esperti, la cosa fondamentale è non mentire. Un’altra bugia potrebbe minare ulteriormente la sfiducia nella parola dei genitori, che per lungo tempo hanno condotto una battaglia senza sconti per arginare il rischio che il mistero venisse svelato.

Utile sarebbe, invece, accompagnare il bambino verso una consapevolezza dolce, a passi leggeri, condividendo con il proprio figlio gli interrogativi e analizzando insieme la situazione. Mai insistere per preservare lo stato delle cose: se il bambino ha intuito che qualcosa non quadra, sarebbe bene non alimentare ulteriori aspettative con forzature e troppa fantasia. Negare l’evidenza non renderà tutto più semplice e meno amaro, anzi: condividere la verità quando è ormai chiaro che la fantasia sta perdendo terreno è preferibile a creare un altro castello di dolci bugie, anche perché inevitabilmente crolleranno tutte insieme alla prima occasione utile.

Le reazioni dei bambini

Foto Pexels | cottonbro

Cosa resta al piccolo dopo aver capito che i protagonisti del suo Natale non esistono? L’importante è mantenere l’atmosfera di magia nonostante il vero re della festa sia solo un fantasma impresso nei ricordi e nei libri delle favole. D’altronde scoprire che Babbo Natale non esiste può rendere ancora più speciale il momento in cui si mettono i regali sotto l’albero, intimo gesto che contribuisce a mantenere intatta l’essenza del momento: la condivisione.

Giovanna Tedde

Mi occupo da anni di contenuti web in salsa multicolor: dalla cronaca nera a quella rosa, passando per approfondimenti sull'attualità e una sana dose di buona cucina…

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Giovanna Tedde
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