L’Abruzzo dei borghi: i paesi più belli dove andare per un weekend diverso

Passeggiare nei borghi abruzzesi significa respirare un’atmosfera sospesa tra medioevo e natura, tra fortezze millenarie e stradine di pietra, per un viaggio che resta nel cuore.

Chi pensa all’Abruzzo immagina subito le spiagge dell’Adriatico o le cime innevate del Gran Sasso. Eppure questa regione, stretta tra mare e montagne, custodisce un tesoro che spesso resta in secondo piano: i borghi. Piccoli paesi incastonati tra le rocce o adagiati ai piedi delle vallate, dove ogni pietra racconta una storia e il tempo sembra rallentare.

Sono luoghi che ti sorprendono senza fretta, con le piazze silenziose, le case in pietra e l’aria che profuma di camini e pane appena sfornato. Quello che colpisce dei borghi abruzzesi non è solo la bellezza delle architetture medievali o la forza delle rocche che li difendevano, ma la vita che ancora si muove al loro interno.

Qui le tradizioni non sono un ricordo per turisti, ma gesti quotidiani: il lavoro degli artigiani, i piatti che arrivano in tavola, le feste di paese che uniscono generazioni. Entrarci significa ritrovarsi in un’altra dimensione, più lenta e intima, dove la storia non è chiusa nei libri ma viva nelle strade.

Santo Stefano di Sessanio e Pescocostanzo, i classici che non deludono

Chi sceglie di esplorare l’Abruzzo spesso parte dalle città più note, ma basta allontanarsi un po’ dai percorsi abituali per scoprire un’altra faccia della regione. I borghi medievali, spesso nascosti tra boschi o arroccati sulle montagne, sono un invito a fermarsi e guardare con occhi diversi.

Camminando tra le vie strette si incontra la storia nei portali in pietra, nelle chiese antiche, nei resti delle fortificazioni che ancora dominano i paesaggi. È un’esperienza che unisce cultura e natura, perché molti di questi paesi sorgono dentro i parchi nazionali, regalando scorci che cambiano con le stagioni.

Santo Stefano di Sessanio
Santo Stefano di Sessanio e Pescocostanzo, i classici che non deludono – pourfemme.it

Un borgo che rappresenta bene questo spirito è Santo Stefano di Sessanio, con il suo impianto medievale e le case di pietra calcarea che sembrano scolpite nel paesaggio. Lì l’esperimento “dell’albergo diffuso” ha riportato vita tra le stradine abbandonate, trasformando il borgo in un modello internazionale di turismo sostenibile.

Passeggiando di sera, con le luci soffuse che illuminano le mura, si percepisce ancora la magia di un luogo che ha saputo rinascere senza perdere la propria identità.

Pescocostanzo
Pescocostanzo, eleganza barocca e tradizioni artigiane – pourfemme.it

Non lontano, Pescocostanzo colpisce per la raffinatezza delle sue architetture e per le tradizioni artigianali che resistono al tempo. È un borgo che si vive con calma, tra i palazzi storici e i laboratori dove il tombolo e il ferro battuto raccontano saperi tramandati da secoli. L’inverno lo veste di bianco e lo rende parte del cuore sciistico d’Abruzzo, ma d’estate la luce mette in risalto i dettagli barocchi delle sue chiese. Ogni stagione ha un volto diverso, sempre affascinante.

Pacentro e Civitella del Tronto, tra torri medievali e fortezze imponenti

Pacentro, invece, è il borgo delle montagne aspre e dei panorami che lasciano senza fiato. Il Castello Caldora svetta come guardiano della valle e dalle sue torri si apre una vista che spazia fino alle cime della Maiella. Qui si cammina per scoprire angoli nascosti, fontane antiche e sentieri che portano verso cascate e boschi fitti. È il luogo ideale per chi cerca un contatto diretto con la natura senza rinunciare alla storia.

Pacentro
Pacentro e Civitella del Tronto, tra torri medievali e fortezze imponenti – pourfemme.it

Civitella del Tronto, con la sua imponente fortezza, rappresenta la grandezza militare dell’Abruzzo. Le sue mura si allungano per centinaia di metri sulla cresta della collina e raccontano secoli di battaglie. Scendere nel borgo significa perdersi tra stradine strette, case di pietra e la celebre “ruetta”, conosciuta come la via più stretta d’Italia.

Civitella del Tronto
Civitella del Tronto, la fortezza che domina la storia – pourfemme.it

È un esempio di come il passato non sia solo un racconto lontano, ma un segno ancora vivo che plasma la forma stessa del paese.

Roccascalegna, Calascio e Scanno: castelli e laghi d’Abruzzo

E poi ci sono i borghi che sembrano scolpiti nella roccia, come Roccascalegna con il suo castello che domina lo sperone, o Calascio con la rocca che ha conquistato il cinema internazionale. Luoghi scenografici, certo, ma anche autentici, dove la vita quotidiana continua a muoversi tra piccoli bar, feste patronali e silenzi che sembrano amplificare ogni dettaglio.

Roccascalegna
Roccascalegna, Calascio e Scanno: castelli e laghi d’Abruzzo – pourfemme.it

Sono borghi che si prestano a un weekend lento, fatto di passeggiate e soste, senza programmi rigidi. Concludere un viaggio nei borghi abruzzesi a Scanno è come chiudere un cerchio.

Calascio
Calascio, la rocca che ha conquistato il cinema – pourfemme.it

Scanno è forse il più celebre dei borghi d’Abruzzo, e non a caso fotografi e artisti lo hanno amato per decenni. Le sue case in pietra e le scalinate che si intrecciano nel centro storico creano scenari che cambiano a ogni passo. Passeggiando ci si accorge di come convivano eleganza e semplicità, con portali decorati che si alternano a piccole botteghe artigiane.

lago di Scanno
Scanno, il borgo fotografato con il cuore a forma di lago – pourfemme.it

Il lago di Scanno completa il quadro: uno specchio d’acqua a forma di cuore che riflette i boschi circostanti e regala scorci poetici. È la perfetta sintesi di quello che l’Abruzzo sa offrire: natura, tradizione e una bellezza che non ha bisogno di effetti speciali.

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