Griffe contraffatte: stop con il DNA delle piante

Una società di New York, per contrastare la contraffazione, applica i codici del DNA delle piante sui prodotti di marca, per autenticare e proteggere prodotti, marchi e brevetti da imitazione e contraffazione.

Griffe contraffatte: stop con il DNA delle piante

Pare sia stata introdotta una vera e propria rivoluzione nel mondo della contraffazione, che possa dire stop a tarocchi e pacchi, affibbiati molto spesso ad acquirenti ignari.
Una società di New York, per contrastare la contraffazione, applica infatti i codici del DNA delle piante sui prodotti di marca.
Il DNA delle piante, proprio come un timbro unico, serve ad autenticare e proteggere prodotti, marchi e brevetti da imitazione e contraffazione.
La Applied DNA Science (APDN) di New York, è l’unica compagnia al mondo che usa il DNA delle piante per autenticare e proteggere prodotti, marchi e brevetti da imitazione e contraffazione.

Pare che l’APDN abbia già siglato un accordo di cinque anni con un primo luxury brand europeo, per l’applicazione di queste innovative Security Solutions su varie linee di articoli.
 
Essendo il DNA diverso ed unico per ogni organismo vivente, oltre che inimitabile, i vantaggi dall’utilizzarlo di quello delle piante, nella lotta alla contraffazione, risultano evidenti.
 
Ogni prodotto, in questo modo, disporrà di un codice unico ed inimitabile e la prova di autenticità è un elemento centrale dell’integrità di un marchio.
 
L’utilizzo del DNA botanico, consiste nel fondere il materiale genetico con diversi tessuti, tinture o colle, creando così un’unica etichetta verificabile.
 
Una volta applicato, il DNA corrisponderà a dei codici che potranno essere richiamati ogni volta che si vorrà verificare l’autenticità dell’oggetto di marca acquistato.