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Attualità

Settimana corta e aumento degli stipendi: un sogno che potrebbe diventare realtà

L’Italia è uno dei Paesi in cui lo stipendio mensile lordo dei lavoratori è rimasto sostanzialmente intatto sulle cifre degli anni ’90. Sono cambiati i tempi e il costo della vita è lievitato alle stelle, ma i salari restano tali e non si schiodano da importi decisamente insufficienti a sostenere le spese necessarie di una famiglia.

Così la soglia della povertà è diventata realtà per molti italiani, ma secondo alcuni ci sarebbe qualcosa che potrebbe diventare vera nel prossimo futuro: settimana corta e aumento degli stipendi. Un miraggio? Forse, ma state a sentire quale potrebbe essere la svolta (soprattutto per le donne lavoratrici sempre più stressate tra famiglia e lavoro)…

Settimana corta e aumento degli stipendi: l’Italia ci pensa seriamente

Foto Pixabay | nattanan23

Anche in Italia, come già avviene in altri Paesi, si profila l’orizzonte di un’indagine conoscitiva istituzionale sulla “settimana corta”, cioè la settimana lavorativa contratta a 4 giorni.

Ad annunciarla è stato Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, nel corso di un incontro di presentazione del “Comitato di Innovazione e Trasformazione del Lavoro”, istituito da MeglioQuesto in collaborazione con l’Associazione Lavoro&Welfare, presieduta da Cesare Damiano.

Nel nostro Paese diverse aziende hanno già avviato una sperimentazione in questa direzione, ma diventerà davvero una realtà strutturale?

Ora si discuterebbe del modello 4 giorni, e pare che alcune aperture nel governo Meloni possano far ipotizzare un importante salto in avanti nel percorso di valutazione della settimana corta al lavoro.

Qialio benefici con il modello dei 4 giorni?

Il modello dei 4 giorni nell’architettura della settimana corta comporterebbe diversi benefici e non soltanto per i lavoratori.

Anche le imprese, infatti, si avvantaggerebbero di un importante pacchetto di miglioramenti che inciderebbero (non poco) su costi di produzione e organico.

  • più soldi per i consumi
  • meno domanda di servizi
  • meno costi di produzione
  • meno spese per mantenimento attività (luce, gas, acqua)
  • riduzione del turnover
  • riduzione dei giorni di assenza dall’ufficio

Ma a che punto siamo davvero in Italia? Queste le parole del segretario della Cgil, Landini, all’Ansa nel febbraio 2023: “Stiamo proponendo la riduzione a quattro giorni a parità di salario“, il che significa meno ore di lavoro e praticamente stipendi aumentati.

E vogliamo aggiungere il beneficio dei benefici? Più tempo libero per scoprire questi hobby! Non resta che aspettare…

Giovanna Tedde

Mi occupo da anni di contenuti web in salsa multicolor: dalla cronaca nera a quella rosa, passando per approfondimenti sull'attualità e una sana dose di buona cucina…

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