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Bellezza

Come capire quando il tuo profumo è scaduto

Ebbene sì, come tutti i prodotti beauty, anche i profumi hanno una scadenza. In realtà, non è sempre semplice capire se il nostro profumo preferito è superato, o ossidato, perché note particolarmente forti possono rendere difficile identificare il deterioramento.

Per esempio, un profumo agrumato è molto più sensibile di uno le cui note di testa (cioè quelle che evaporano più velocemente) sono caratterizzate da sentori fruttati o dalla legnosità, che invece invecchia bene. Bergamotto, limone, mandarino, arancia, pompelmo, o frutti più esotici come kumquat, lime e yuzu, hanno una persistenza debole. Bisognerà quindi prestare particolare attenzione alla loro conservazione.

Tuttavia, esistono alcuni trucchi che ci consentono di identificare un profumo troppo vecchio, e qualche piccolo accorgimento per conservarli nel modo giusto.

Pixabay | Sponchia

Come capire se un profumo è scaduto

Ovviamente, se la fragranza che stiamo odorando ci è nota, sarà più facile. Capire, invece, se un profumo che non abbiamo mai sentito è scaduto richiede qualche accortezza: una colorazione troppo forte o scura potrebbe indicare condensazione del profumo. Anche l’odore inacidito indica una scorretta conservazione, o il superamento della data di utilizzo (in genere 36 mesi per un prodotto chiuso e correttamente conservato). 

Tenete anche a mente che un prodotto di pregio, con ingredienti di qualità, si manterrà meglio e più a lungo.

Pixabay | kamboompics

Qualche consiglio per conservare il profumo

Tenete la scatola

Sì, forse non è comodissimo, ma proprio sulla scatola, infatti, è indicata la durata: 12M – 24M – 36M. L’aroma potrebbe essere compromesso superato questo lasso di tempo. È quindi buona regola, specie se si fa uso sporadico del profumo o se lo si cambia spesso, acquistare formati più piccoli.

Un altro motivo per tenere la scatola, nonstante le boccette a vista siano bellissime, è la luce. Il profumo deve stare il più possibile riparato dalla luce diretta, sia solare che artificiale.

Pixabay | nad_dyagileva

Caldo e bagno: da evitare!

Caldo eccessivo o umidità possono influire sulla durata delle fragranze. Viene da se, quindi, che tenere i profumi in bagno non è una buona idea. L’ideale sarebbe un luogo fresco e asciutto: un cassetto in camera da letto, o un armadio. 

Attenzione all’aria nella boccetta

Come già detto, il profumo “ossida”. Come accade? Per colpa dell’aria contenuta all’interno della boccetta, che ne modifica gli elementi chimici. 

Per evitare di far entrare troppa aria, bisogna innanzitutto assicurarsi che siano sempre tappati. Per non rischiare di perdere o rovinare il tappo, quando si viaggia è bene portare solo una dose di profumo all’interno di un atomizzatore.

Elena Pavin

Mi chiamo Elena Pavin, classe 1994, ho conseguito il diploma artistico solo prima di scoprire di non voler fare l’architetto né la designer. Così ho cambiato radicalmente i miei piani: all’Università di Milano-Bicocca ho studiato giapponese e mi sono laureata in Comunicazione interculturale, ho terminato i miei studi diplomandomi alla Scuola di Giornalismo. Amante dell’arte, incuriosita dalle tendenze, fanatica dell’enogastronomia (tanto da decidere di diventare sommelier). Nel 2020 ho iniziato a collaborare con Alanews e Deva Connection

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