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Benessere

Indice Glicemico: come tenerlo sotto controllo

Per indice glicemico si intende la velocità con cui aumenta la glicemia, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue.

Gli alimenti più utilizzati come riferimento sono il glucosio e il pane bianco (indice glicemico = 100) e il valore degli altri alimenti lo esprimiamo in funzione di questo.

Facciamo un esempio: un alimento che ha un indice glicemico pari a 50 significa che aumenta la glicemia ad una velocità che è pari alla metà di quella aumentata dal pane bianco o dal glucosio.

Questo indice dipende quindi dalla risposta glicemica, ovvero i livelli di glucosio nel sangue, del nostro corpo a seguito dell’assunzione di un alimento e tutto dipende dal tipo di zucchero assunto.

Per cui, zuccheri che vengono digeriti e assorbiti rapidamente dal nostro organismo daranno un alto indice glicemico.

Possiamo diminuire l’indice glicemico di un alimento?

La risposta è , ma come possiamo fare?

Se vado a mangiare un alimento ad alto indice glicemico come il riso bianco, condiamolo con delle fibre che vanno a rallentare la digestione, diminuiamo in questa maniera il suo indice glicemico.

Cerchiamo di prediligere le farine integrali rispetto quelle raffinate per il loro alto contenuto di fibra così come vuole la nostra amata Dieta Mediterranea.

Ma attenzione: anche la cottura riveste un ruolo determinante, sia il metodo che i tempi impiegati.

Noi italiani siamo amanti della pasta al dente e questa per noi rappresenta una grande fortuna perché più aumenta il tempo di cottura della pasta, più aumenta il suo indice glicemico!

Differenza tra indice glicemico e carico glicemico

Ha senso parlare ai giorni nostri dell’indice glicemico di un alimento?

Le carote hanno un indice glicemico altissimo (90) eppure il loro contenuto di zuccheri e di calorie è basso.

È molto importate spiegare questa differenza: l’indice glicemico prende in considerazione solo ed esclusivamente la velocità mediante la quale quello specifico alimento aumenta la glicemia, mentre il carico glicemico ci dice quanti zuccheri possiede quell’alimento.

Se vogliamo controllare i livelli di glucosio nel sangue è importante controllare l’indice glicemico, ma ancora più importante è vedere il carico glicemico di un alimento e fare una dieta dimagrante.

Glicemia: i valori ottimali

In questo ultimo paragrafo cerchiamo di capire quali sono i valori considerati normali per la nostra glicemia.

I livelli di glucosio nel sangue li possiamo misurare sia a digiuno che dopo un pasto, ovviamente in base al caso ci saranno riferimenti diversi:

Foto Farmaciacorsoarduino.it

Fare attività sportiva è un altro strumento che possiamo utilizzare per controllare la nostra glicemia perché andiamo ad utilizzare gli zuccheri presenti nel nostro organismo per produrre energia e, di conseguenza, i loro livelli diminuiranno.

Cerchiamo di fare sia attività aerobica che attività anaerobica in maniera tale da utilizzare tutti i nostri muscoli e sistemi energetici.

Dott. Valerio Canali

Ho conseguito la laurea triennale in Scienze Biologiche (La Sapienza, Roma) e la laurea magistrale in Scienze Della Nutrizione Umana (Università Telematica San Raffaele, Roma). Attualmente, oltre a lavorare come libero professionista nel settore del fitness curando sia l'aspetto dell'allenamento che dell'alimentazione del soggetto, sto conseguendo un Master di I livello in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata presso Unitelma (La Sapienza, Roma). Nel 2021 ho iniziato a curare rubriche tematiche legate al benessere per l'editore DevaPublisher sui portali PourFemme, Butta la Pasta, Tanta Salute e QNM. Questa collaborazione nasce dalla volontà di aiutare i lettori e mostrare loro come seguire uno stile di vita sano che li aiuti ad affrontare in maniera più energica e sana le loro attività quotidiane. La mia missione è far capire che seguire una dieta non significa rinunciare a tutti i piaceri della tavola perché un piano alimentare vincente deve essere flessibile sposando lo stile di vita della persona, i suoi gusti personali e il tutto deve essere contornato dall’attività fisica. Il movimento e una dieta corretta - che prevede l’assunzione di tutte le molecole a noi necessarie - rappresentano la base della longevità e della prevenzione delle malattie non trasmissibili.

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Dott. Valerio Canali