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Attualità

Basta WhatsApp: le app di messaggistica migliori per privacy e sicurezza

Dopo l’aggiornamento dei termini del servizio e dell’informativa sulla privacy, sono sempre di più gli utenti che stanno decidendo di abbandonare WhatsApp.

La più popolare app di messaggistica è stata acquistata dal gruppo Facebook di Mark Zuckerberg nel 2014 e proprio col social network condividerebbe le informazioni di chi utilizza il servizio, per poi essere sfruttate per fini commerciali dalle aziende.

Questo per molti è stato definito come una grave violazione della privacy, scegliendo quindi di migrare su altre piattaforme.

Meglio di WhatsApp: ecco le app che proteggono messaggi e informazioni

Viste le proteste, WhatsApp ha voluto rassicurare che i messaggi saranno sicuri e protetti, ma ciò non toglie che i dati saranno comunque registrati e, in casi straordinari, anche passati al governo.

Se preferiamo che i nostri messaggi, comprensivi anche di foto, video o link di prodotti, rimangano del tutto privati, meglio optare per altre app: ecco le migliori da provare.

Telegram

La più popolare alternativa è sicuramente Telegram. Creata da Pavel Durov, sviluppatore del social russo VKontakte, come struttura è molto simile a WhatsApp infatti ha la doppia spunta e può essere utilizzato anche su pc, ma ha molti altri vantaggi. Si può utilizzare un nickname senza rendere noto il proprio numero, anche per le chiamate è prevista la crittografia end-to-end predefinita, si possono creare gruppi ma anche canali, si possono inviare file di grandi dimensioni e sia messaggi che file sono a tempo e possono essere cancellati per entrambi gli utenti.

Con l’entrata in vigore della nuova politica adottata da Zuckemberg, ha raggiunto i 500 milioni di utenti, destinati a raddoppiare entro il 2022.

Signal

“Sponsorizzata” da Elon Musk, Signal è si avvale di una crittografia open source per poter essere prontamente aggiustata in caso i bug.

Ogni messaggio è criptato, il numero di telefono non è collegato all’account, i messaggi possono essere a tempo o cancellati, c’è il blocco degli screenshot. Privatissima ma anche molto essenziale: non ha né gif né emoji animate.

Viber

Diffusosi già dal 2014, Viber è utilizzato già da milioni di utenti. Servizio sviluppato in Israele, usa la crittografia end-to-end sia per messaggi che file e niente di ciò che viene scambiato e condiviso viene salvato sui server dell’applicazione.

Oltre che per messaggi e chiamate, può essere utilizzato per giocare e creare chat pubbliche per discussioni con utenti sconosciuti.

Theema

Altra app open source è Theema: chiunque può verificarne la solidità in fatto di privacy. Anche in questo caso, non sono necessari né numero di telefono né nominativo per usufruire del servizio e ogni cosa che viene condivisa è super protetta. Le chat possono essere protette da password.

Realizzata in Svizzera e ancora poco diffusa, è a pagamento: costa 4 euro, ma garantisce totale sicurezza.

Carlotta Tosoni

"Una cosa bella è una gioia per sempre" diceva John Keats. Provo ad applicare questi versi nella pratica cercando e studiando tutto ciò che è esteticamente e intellettualmente interessante. Infatti arte, bellezza e comunicazione sono sempre stati la mia guida nello studio, nel lavoro e nella vita: ricercare contenuti validi da esprimere in maniera piacevole e da comunicare efficacemente. Solo così si può provare a cambiare le cose. La mia formazione è stata economica e artistica, la scrittura il mio mezzo preferito per raccontare il mondo, le mie passioni la storia dell’arte, il beauty, lo sport. Dal 2020, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection.

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Carlotta Tosoni