WhatsApp, ovvero il fantastico mondo della messaggeria istantanea: come farne buon uso

C’era una volta il caro vecchio sms, amico fedele di flirt, estivi e non. 1 messaggio in arrivo, recitava lo schermo. Mani sudate, ansia da risposta, immaginazione che vaga in attesa di leggere, speranza nascosta tra poche lettere e molte k. Ecco, quell’epoca lì è proprio finita. Soprattutto è arrivato lui: Whatsapp.

WhatsApp, ovvero il fantastico mondo della messaggeria istantanea: come farne buon uso

C’era una volta il caro vecchio sms, amico fedele di flirt, estivi e non. Ricordo ancora il tanto atteso trillo del mio Nokia 3310 che avvisava dell’arrivo di quel messaggino agognato.
“1 messaggio in arrivo”, recitava lo schermo, in bianco e nero naturalmente. Le mani sudate, l’ansia da risposta, l’immaginazione che vaga in attesa di leggere, la speranza nascosta tra poche lettere e molte k.
Ecco, quell’epoca lì è proprio finita. Ed è così che ci siamo convertiti, tutti o quasi, ad uno smartphone, che molti hanno e pochi sanno usare.
Ma soprattutto è arrivato lui: Whatsapp.

Donne, l’avete tutte, confessatelo, e stalkerate amabilmente le vostre prede a suon di “a che ora s’è connesso l’ultima volta?”. Su su, lo facciamo tutte!

Se invece siete le ultime 5 italiane ad esserne ancora sprovviste, correte subito sul vostro App Store, se avete un iPhone, o sul Google Play Store, se avete un Android, scrivete Whatsapp e, pagando 0,89 centesimi, entrerete nel fantastico mondo della messaggeria instantanea.

A questo punto dovete eseguire la configurazione dell’app: paroloni complicati per dire che bisogna inserire il proprio numero di telefono e dare il permesso a Whatsapp di accedere alla rubrica, così da vedere chi tra i contatti potremo iniziare a tediare.

Prima di entrare nel loop di Whatsapp voglio mettervi in guardia: può diventare pericoloso e scatenare dipendenze. Non scherzo, ma forse esagero, sì perché avrete il vantaggio/svantaggio di scoprire chi è online in quel momento o a che ora quel bell’uomo che tanto vorremmo conquistare si è connesso per l’ultima volta e se ha letto il vostro messaggio di invito a cena e l’ha deliberatamente ignorato.

Whatsapp è sicuramente una grandissima scoperta, forse l’app che ormai viene usata e scaricata di più, tanto da aver fatto perdere guadagni importanti alle maggiori compagnie telefoniche, ma va usato con cautela, per non rischiare cuori spezzati e fine di amicizie ventennali. “Non mi risponde, ma è online, LO VEDO… è proprio finita”, oppure “Quella str***a! L’ho invitata per un caffè a casa mia e manco m’ha risposto, ti pare? La cafonaggine che c’è in giro è im-ba-raz-zan-te oggigiorno”.

Ecco il problema di Whatsapp, spesso ti richiede di rispondere subito, interrompe con il suo trillo qualsiasi cosa tu stia facendo (e se sei finito in un gruppo di galline che gossippano come quello in cui sono io è la fine), ti incuriosisce e ti stimola a dare subito un’occhiata, che sfocia in una connessione, in un “guarda che è online” e in una risposta da dare subito per non offendere nessuno.

Ma Whatsapp è anche poter vedere in tempo reale i video e le foto di chi sta a casa mentre tu sei in viaggio, non perdere tempo a copiare lo stesso invito a tante persone perché puoi creare un gruppo e mandarlo simultaneamente, non spendere troppo e usare tutti i caratteri che vuoi. KeQuegliSmsttattaccatinnsicapivanopropriobn.

P.S. Adesso hanno pure introdotto la possibilità di inviare messaggi VOCALI! E’ la fine!

Parole di Paola Toia