Affrontiamo oggi un argomento molto delicato e doloroso: l’aborto spontaneo, un evento traumatico di cui è bene conoscere i sintomi e le cause, perchè ogni gravidanza porta con se il rischio, per quanto minimo, di non essere portata felicemente a termine. Soprattutto i primi tre mesi di gestazione sono determinanti, perchè è proprio durante questo arco di tempo che il feto è fragile ed è più facile che si presentino fattori che ne minacciano la salute e la sopravvivenza. Ma vediamo meglio cos’è l’aborto spontaneo, la causa del maggior numero di interruzioni di gravidanza.
Un 15% circa delle gravidanze si conclude con un aborto spontaneo entro le prime settimane o il primo, secondo o terzo mese e più frequentemente in seguito ad una fecondazione in vitro.
Oltre all’aborto spontaneo vero e proprio esiste una condizione denominata minaccia d’aborto che si verifica quando vi sono sintomi quali dolori al basso ventre o a livello lombosacrale e perdite di sangue, ossia segni che fanno temere che la gravidanza possa interrompersi ma l’aborto non si è verificato e il feto risulta essere ancora vivo.
L’aborto spontaneo può presentarsi in diversi modi:
Ma un aborto spontaneo può avvenire anche nel caso di:
Sono molti i casi in cui un aborto spontaneo si verifica senza sintomi, ma generalmente esistono dei sintomi ricorrenti più o meno evidenti che devono mettere sull’avviso la donna incinta:
La diagnosi di aborto spontaneo viene effettuata grazie a visite ed esami:
Le cause dell’aborto spontaneo sono diverse e legate a fattori di rischio:
Come abbiamo visto, dopo un aborto spontaneo potrebbe rendersi necessario un intervento di raschiamento o di isterosuzione:
E’ possibile che si renda necessario un intervento di isterosuzione seguito da quello di raschiamento.
Segnaliamo che in seguito ad un raschiamento o ad una isterosuzione la cavità uterina è pronta per accogliere una nuova gravidanza dopo circa 1 mese e che le probabilità di concepimento dopo un aborto a livello fisico sono uguali sia che vengano effettuati questi interventi che se non siano stati necessari.
Naturalmente per ogni dubbio affidatevi al vostro ginecologo di fiducia, soprattutto se doveste riscontrare i sintomi sopraelencati perchè solo un medico può consigliarvi su cosa fare se dovesse succedere e anche su come superare questo evento. Non esitate a recarvi al pronto soccorso per tutti gli accertamenti del caso se non riusciste a contattarlo.