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Attualità

Zara e Inditex contro il brand Thilikó: guerra sul copyright

Sta succedendo qualcosa di scomodo dietro le quinte di uno dei colossi del fast fashion: Zara non avrebbe digerito la condotta del brand indipendente Thilikó, con base a Los Angeles, e insieme al gruppo Inditex avrebbe avviato una causa legale contro il marchio. Reo, secondo quanto riportato in queste ore nel turbinio di indiscrezioni sulla querelle, di aver “soffiato” prodotti spacciandoli per suoi in totale violazione di copyright e decenza. Ma andiamo al cuore della vicenda…

Perché Zara ce l’ha con Thilikó?

Foto Instagram | @thilikostudio Pagina Instagram Thilikó

La domanda attanaglia la mente delle fashion addicted di mezzo mondo, ora che la notizia inizia a farsi sempre più dettagliata tra social e riviste di settore. Pare che il colosso Zara abbia mal digerito una condotta del brand indipendente Thilikó e che presto la battaglia si tradurrà in una vera guerra con un possibile sbocco in tribunale.

Ma perché Zara ce l’ha con questo marchio? Secondo quanto riportato nelle ultime ore da The fashion law, avrebbe depositato una denuncia con Inditex a carico di Thilikó (e della sua titolare, Queenie Williams) per una “seriale violazione dei diritti d’autore, falsa pubblicità, concorrenza sleale e azioni commerciali ingannevoli” capaci di fuorviare i consumatori su origine e natura dei prodotti, dai capi di abbigliamento agli accessori.

In pratica, secondo Zara uno “scippo” in piena regola su cui ora interverranno i dovuti accertamenti. Zara e la sua società madre Inditex accusano il marchio di moda di aver adottato pratiche del genere, causando un danno non solo al loro impianto nel mercato ma anche ai clienti.

La denuncia sarebbe stata depositata in un tribunale federale di New York il 4 gennaio scorso e il caso scotta: nella ricostruzione delle presunte contestazioni del colosso contro il brand indipendente, infatti, sarebbe stata costruita una reiterata trama di attività con cui i prodotti di fast fashion di Zara sarebbero stati spacciati da Thilikó. Come? Non solo attraverso immagini promosse online, ma anche acquistando capi Zara a cui sarebbero stati rimossi i cartellini originali per sostituirli con quelli del marchio di Los Angeles. Il tutto corredato da “ricarichi esorbitantisui prezzi che non farebbero altro, secondo Zara, che aggravare la posizione del brand destinatario della denuncia…

Giovanna Tedde

Mi occupo da anni di contenuti web in salsa multicolor: dalla cronaca nera a quella rosa, passando per approfondimenti sull'attualità e una sana dose di buona cucina…

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