Quali sono i disturbi del pavimento pelvico femminile? Per rispondere a questa domanda è importante innanzitutto capire quali sono gli organi pelvici che possono avere delle problematiche. Il pavimento pelvico femminile corrisponde all’apparato urinario, genitale e digerente che sono associati alla vescica, l’utero, la vagina, il retto e l’ano. Le patologie che possono colpire questi organi sono molteplici, così come i processi biologici che causano tali problematiche. Conoscere i problemi relativi al pavimento pelvico delle donne è molto importante poiché i sintomi causati dalla sua disfunzione peggiorano notevolmente andando a incidere sulla qualità della vita di chi ne è affetto.
Le problematiche del pavimento pelvico femminile più conosciute e frequenti sono:
L’incontinenza è un problema che si verifica a causa dell’indebolimento dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico e interessa quindi tanto la vescica quanto l’ano.
La perdita del controllo del trattenere l’urina è provocata, nella maggior parte dei casi, dall’ipermobilità uretrale, cioè quando l’uretra non si chiude correttamente. L’incontinenza urinaria è caratterizzata dalla perdite di piccole quantità di urina e si verifica quando vi è un aumento della pressione addominale, soprattutto durante attività come il sollevamento, la tosse, le risate o gli starnuti. L’incontinenza urinaria è anche una conseguenza del parto, che può essere risolta con degli esercizi mirati. Interessa circa il 20-40% delle donne, ma è il più delle volte è un sintomo transitorio.
Il prolasso degli organi pelvici si manifesta quando i muscoli e i legamenti pelvici si indeboliscono a tal punto da non riuscire a mantenere più gli organi nella giusta posizione. Gli organi interessati prolassano, quindi scendono, nella zona pelvica. Una condizione simile è il prolasso genitale per cui si ha la fuoriuscita o abbassamento della parete vaginale. In questo caso, le donne lamentano una sensazione come se fossero sedute su una palla. Infatti, è possibile toccare con mano una massa che protrude dal canale vaginale.
I fattori principali che causano il cedimento dei muscoli pelvici riguardano:
Le disfunzioni sessuali causate, dall’indebolimento del pavimento pelvico, possono interessare le diverse fasi dell’atto sessuale: il desiderio, l’eccitazione, la capacità di raggiungere l’orgasmo e la soddisfazione generale. I disturbi sessuali femminili legati ad una disfunzione dei muscoli pelvici possono essere principalmente dovuti a:
Tuttavia, le disfunzioni sessuali, fin qui esposte, possono essere completamente curate attraverso gli esercizi che riguardano la riabilitazione del pavimento pelvico.
Il dolore pelvico cronico è caratterizzato da un disturbo persistente o ricorrente nella zona pelvica e/o perineale, che può diffondersi anche alla regione lombare, ai genitali esterni, all’inguine, alla regione sovrapubica, al sacro-coccige fino alla radice delle cosce. La sintomatologia è generalmente mutevole da caso a caso sia per l’intensità che la frequenza, tuttavia il dolore è spesso associato a sintomi specifici a carico dell’apparato urogenitale e/o digerente, nonché del sistema nervoso. Purtroppo il dolore pelvico cronico è una condizione invalidante per le donne che ne sono affette, sopratutto dal punto di vista psicologico.
La Stipsi, o stitichezza, è la difficoltà a defecare. Le cause sono molteplici , ma se associato alla disfunzione dei muscoli pelvici questo problema viene provocato dalla mancata capacità a coordinare le spinte defecatorie. Questa condizione è la cosiddetta dissinergia del pavimento pelvico, ovvero l’inabilità, durante la defecazione, a contrarre i muscoli addominali e rilassare quello anale. In caso di tensione pelvica quest’ultimo muscolo, anziché essere rilassato, viene contratto. A causa di questo, l’evacuazione sarà difficile o addirittura assente. Per ristabilire il corretto equilibrio fisiologico, anche in questo caso, sarà necessario recuperare le perfette funzionalità del pavimento pelvico attraverso esercizi mirati, come quelli di Kegel.