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Orlando Bloom parla della figlia Daisy Dove: “Assomiglia a mamma Katy Perry”

Durante l’ospitata virtuale nello show televisivo di Ellen DeGeneres, Orlando Bloom ha parlato della sua bambina, Daisy Dove, nata il 26 agosto scorso dalla relazione con la cantante Katy Perry: “Sono io! È una mini-me! Quando l’ho vista per la prima volta appena nata ho pensato ‘oh, è identica a me’ poi, fortunatamente, ho visto che aveva il blu di Katy, che è perfetto, e sembrava quasi mia madre“.

Anche la conduttrice ha visto le foto della bambina: “Katy mi ha mandato una foto. È una bambina bellissima. Ha i suoi occhi“, ha detto la DeGeneres. Orlando Bloom ha poi continuato: “Per fortuna Daisy dorme tutta la notte: crolla dal sonno verso le 9 di sera e non si sveglia fino alle 6 o 7 di mattina“.

Quello di cui l’attore va più orgoglioso è il metodo che usa con la piccola quando ha bisogno di calmarsi: “Quando Katy era incinta, cantavo a Daisy un mantra buddista che ho imparato quando avevo 16 anni. Così ora, quando entro nella stanza e lei sente la mia voce, e si calma. Glielo recito nell’orecchio quando andiamo in giro io e lei. Le piace“.

Ricorderete che Orlando Bloom ha già un altro figlio, Flynn, nato dal matrimonio con la top model Miranda Kerr: “Per la prima volta ha una sorella. Ma è esperto di bambini ormai. Sua madre ha avuto altri due bambini, due maschi. E lui è meraviglioso con tutti“.

Orlando Bloom papà della piccola Daisy

Dopo nove mesi di ansia, attesa e felicità, Orlando Bloom e Katy Perry sono diventati genitori della piccola Daisy Dove il 26 agosto 2020.

Nel lungo e commuovente post pubblicato sulla sua pagina Instagram, Orlando Bloom aveva mostrato tutto l’entusiasmo per il nuovo arrivo in famiglia: “Stiamo volando, pieni di amore e meraviglia, per l’arrivo sano e sicuro di nostra figlia”, aveva scritto, prima di aggiungere di sapere di “essere fortunati, e che non tutti possono vivere un’esperienza di parto tranquilla come la nostra“.

La coppia, ambasciatrice dell’UNICEF, ha voluto ricordare che “esistono comunità in tutto il mondo che registrano ancora una carenza di operatori sanitari e ogni 11 secondi una donna incinta o un neonato muoiono, soprattutto per cause che potrebbero essere prevenute. In qualità di ambasciatori dell’UNICEF, sappiamo che l’UNICEF è sul campo, a fare il necessario per garantire che ogni donna incinta abbia la disponibilità di un operatore sanitario qualificato e a un’assistenza sanitaria di qualità“.

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