Fin dal suo annuncio, lo sapevamo già che Nymphomaniac, il nuovo film scandalo di Lars von Trier, avrebbe scatenato un polverone di polemiche. Dopo vari tira e molla è finalmente arrivata la notizia che tanti aspettavano: la casa di distribuzione Good Films ha infatti annunciato che le versioni Vol.1 e Vol.2 di Nymphomaniac usciranno nelle sale cinematografiche italiane rispettivamente il 3 ed il 24 aprile. Questo perché, a causa della durata di cinque ore, il film sarà diviso in due parti che verranno proiettate a tre settimane di distanza l’una dall’altra.
Avevamo già avuto il sentore che questo film non sarebbe passato inosservato quando sono stati rivelati i primi trailer ufficiali e la locandina promozionale: l’orgasmo dei protagonisti in primo piano, i dettagli delle scene più hot, le piccanti rivelazioni dei protagonisti Charlotte Gainsbourg, Uma Thurman, Shia LaBeouf e Christian Slater si erano attirati il bollino rosso da parte dei distributori italiani. Ma ora che la pellicola è stata sdoganata, cosa ci aspetta sul grande schermo?
Nymphomaniac racconta la storia di una ninfomane di nome Joe (interpretata da Charlotte Gainsbourg) che, una notte, dopo essere stata picchiata e abbandonata priva di sensi a terra, viene raccolta da un uomo (Stellan Skarsgard), che diventa l’interlocutore privilegiato a cui raccontare le sue avventure erotiche: una storia che parte dalla prima giovinezza fino ai 50 anni. Joe si mette completamente a nudo, confessa di essere una persona meschina che utilizza il sesso e il suo corpo per compensare la solitudine.
Nonostante le numerose e piuttosto esplicite scene di nudo integrale (fatto che le ha valso il bollino di vietata ai minori di 18), la pellicola è un raffinato esempio di come il regista abbia voluto mettere in scena un vero e proprio melodramma, in cui sono le geometrie sconnesse del cuore a fare da motore a tutta la vicenda. E’ un film sofferto, decisamente morale (e non moralista, attenzione) nei confronti dei suoi personaggi e delle loro avventure, uno squarcio lancinante sul buio esistenziale in cui è piombata la società contemporanea. Infatti, Nymphomaniac è l’ultimo capitolo di una ideale “trilogia della depressione”, iniziata con “Antichrist” (2009) e portata avanti con “Melancholia” nel 2010.