Quando siamo di fretta l’insalata in busta può rivelarsi la soluzione migliore per un contorno lampo: occhio però a questo errore.
Non sempre abbiamo la possibilità di organizzare il menu della giornata con largo anticipo. Capitano periodi in cui siamo particolarmente di corsa e il tempo di fare la spesa o preparare qualcosa per la cena diventa quasi impossibile a causa dei vari impegni. Ci affidiamo, così, a pietanze già pronte, come le insalate in busta. Si tratta di un’alternativa furba che ci permette di dar vita ad un contorno sfizioso in poche mosse. Attenzione, però, a questo errore molto comune al momento dell’uso.
La cosa bella di questo alimento è che ognuno di noi può arricchirlo e insaporirlo come preferisce, aggiungendo ogni tipo di condimento. Per tutelare la nostra salute, tuttavia, è bene non trascurare un particolare dettaglio prima di servire a tavola a tutta la famiglia. Di che si tratta?
Chiunque ne abbia acquistata una confezione almeno una volta sa bene che non occorre fare molto al momento dell’uso. In genere ci limitiamo, infatti, a riversare il contenuto in una ciotola e andare a insaporire a nostra preferenza. Sono in molti, però, a saltare un passaggio importante.
Questo accade perché, sulla confezione, vi è quasi sempre riportata una scritta che ci informa che l’insalata è già lavata. Di conseguenza ci sentiamo sicuri e ci sembra inutile procedere a “disinfettarla” di nuovo. A quanto pare, però, si tratta di un errore.
Il motivo? Anche quando il prodotto è stato lavato prima di venire sigillato, contiene comunque microorganismi che, sebbene non dannosi per la nostra salute, possono portare alla proliferazione di germi e batteri. Che, ovviamente, finiamo per ingerire quando consumiamo l’insalata. Meglio, allora, procedere sempre ad un lavaggio, proprio come facciamo con quella “classica”. In questo modo proteggeremo la nostra salute e il nostro benessere.
Un altro piccolo consiglio da tenere a mente riguarda invece l’acquisto: teniamo d’occhio le buste. Se sono troppo “gonfie” di aria potrebbe indicare un’avvenuta fermentazione, un’eccessiva attività batterica. Questo di solito accade a causa degli sbalzi di temperatura, visto che questo prodotto va conservato in frigo o comunque ad una bassa temperatura. Ricordiamo allora di scegliere quelle dalla confezione “morbida” al tatto. Un piccolo suggerimento che ci tornerà di sicuro utile.