La felicità non è inarrivabile: ecco dei piccoli consigli per sentirsi subito meglio

Tutti cercano la felicità e alcuni pensano che forse non esista neppure, ma si sbagliano: ecco i passi da compiere per raggiungerla.

Se ne parla ovunque da sempre, eppure sono pochi coloro che riescono ad ottenerla davvero. Certo, pensare alla felicità come ad una condizione perenne è un’utopia, tuttavia è fondamentale che ognuno riesca a ritagliarsene la sua personale fetta almeno per pochi minuti al giorno. Già, ma come si fa? Con tutte le seccature e i problemi quotidiani, con le situazioni più o meno complicate che ciascuno è costretto ad affrontare, sembra essere un obiettivo impossibile, tanto da convincersi che qualunque sforzo si faccia non possa mai appartenerci.

Tale convinzione però sarebbe sbagliata e a rivelarlo è Francesca Zampone, coach delle relazioni e fondatrice dell’Accademia della Felicità. L’esperta ha parlato dell’argomento nel corso dell’evento “Summer talks”, organizzato da Lidl Italia. Vi starete chiedendo quale sia il nesso tra una catena di supermercati e la felicità, ma la spiegazione è semplice: quando facciamo un acquisto, di qualunque prodotto si tratti, stiamo scegliendo qualcosa che ci porta a fare un cambiamento. Vediamo ora nel concreto quali azioni compiere per raggiungere il pezzetto di felicità giornaliera a cui ognuno ha diritto.

Come raggiungere la felicità: molto più facile di quanto sembri

Liberarsi dei pesi. Come spiega la Zampone, la prima cosa da fare è schematizzare la propria vita nelle varie aree: lavoro, vita sentimentale, tempo libero, rapporti familiari, amicizie, soldi, casa, salute fisica ed emotiva. “Poi provare a immaginarci tra 1 anno e a come le vorremmo trasformate. Una volta fatto ciò vanno scelte le 3 aeree da cambiare di più e poi vanno scritte 3 cose da modificare assolutamente“, dice la coach. Eliminando almeno uno degli aspetti che si vogliono assolutamente modificare, ci si sentirà subito meglio.

‘Potare i rami secchi’. Non tutte le relazioni sono proficue per il proprio benessere mentale e alcune di esse continuano solo per abitudine o paura dell’ignoto. “Se si eliminano le persone fagocitanti si fa spazio per accoglierne nuove, che soddisfano di più le nostre esigenze affettive”, sottolinea la Zampone. La stessa cosa va fatta con gli spazi fisici: eliminando le cose che non ci servono o non ci piacciono più dalla nostra casa, dall’auto, dall’ufficio e via dicendo, ritroveremo la parte più vera di noi stessi.

Stare soli per qualche ora alla settimana. Trascorrere un pomeriggio a settimana completamente in solitudine, senza neanche il telefono, il pc o la tv può regalare una serenità che forse, con la frenesia della vita moderna, abbiamo un po’ tutti dimenticato. “Sembra che il nostro cervello subisca circa 120 stimoli all’ora e di conseguenza è in un’allerta costante”, fa notare la coach.

Impara a dire di no. A volte, per educazione o troppa sensibilità, si è portati ad accettare le richieste degli altri mettendo le loro esigenze al primo posto. Ciò in realtà è deleterio perché non permette di sentirsi davvero liberi. Il consiglio della coach su questo punto è: “Per prima cosa dobbiamo mettere dei confini a quello che permettiamo agli altri verso di noi. E a quello che facciamo noi verso gli altri”.