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Il rinvaso è l’operazione di sostituire alla pianta il vaso che la ospita, divenuto inadeguato in fase di crescita, con uno di dimensioni immediatamente superiore. Si rinvasano anche le piante adulte, perché col tempo il terreno si impoverisce, utilizzando tuttavia il medesimo recipiente a meno che non sia ridotto in cattive condizioni. Il procedimento rimane comunque lo stesso. Qualsiasi momento si presta all’operazione, se si lascia intatto l’apparato radicale, altrimenti conviene attendere la fine dell’inverno, così si potranno ripristinare più facilmente.
L’estrazione è l’operazione cruciale: per i vasi piccoli basta di norma basta bagnare bene la terra e capovolgerli, dosando con la mano alcuni colpi sul fondo per staccare il pane di terra e farlo uscire per intero. Il medesimo procedimento è applicabile ai vasi di medie dimensioni, purché si disponga di aiuto in caso di necessità.
Se il pane di terra non esce, si provi a staccarlo dal vaso agendo attorno al bordo, prudentemente, con una lunga lama. In mancanza di risultati ci si deve rassegnare a rompere il vaso, battendo con moderazione prima nella parte bassa e risalendo poi gradualmente.
I grandi vasi e le giare che si vogliono conservare ad ogni costo, richiedono la collaborazione di più persone e tecniche particolari per cui è consigliabile rivolgersi al personale specializzato dei vivai.
La invasatura di piante giovani in un recipiente più grande può essere compiuta lasciando le radici come si trovano purché siano sane. Per le piante adulte, si constaterà che le radici hanno coperto il pane di terra con un groviglio a ragnatela: si elimini quindi insieme alla terra quelle marce, secche, troppo lunghe e deboli e si lascino le ramificazioni principali che verranno allargate in modo da trovarsi subito circondate di terra fresca.
Eseguendola correttamente, questa operazione ringiovanisce e irrobustisce le piante e le sue radici.