La 59enne infermiera di Borgomanero (Novara) Dominique Velati ha scelto di morire in una clinica di Berna in Svizzera perché il cancro non le dà scampo e pertanto ha scelto l’eutanasia per evitare ulteriori sofferenze e dolori. Ha raccontato la sua delicata e travagliata esperienza in un’intervista rilasciata al programma tv Servizio Pubblico: “E’ cominciato tutto a settembre. I medici hanno scoperto un’occlusione al colon di destra e dopo le analisi hanno visto che era una metastasi. Poi abbiamo fatto una tac e abbiamo visto che c’è anche qualche metastasi al fegato. Ho fatto l’intervento e la risonanza magnetica. Niente da fare, metastasi dappertutto”.
Una scelta coraggiosa che è stata fortemente sostenuta e caldeggiata dalle persone che hanno vissuto con lei. Militante e attivista radicale da oltre 30 anni, Dominique Velati ha poi spiegato: “Io sono un’infermiera. Vai a salvare gli altri e poi non te ne frega niente di te! E mi sono occupata tanto anche dei malati terminali. La voglia di stare con loro era fortissima. È un po’ innato in me. Molti infermieri hanno paura di affrontare il problema della morte con i pazienti. E poi anche i medici non ne parlano, nessuno ne parla. Questi escono dall’ospedale, e con chi parlano? Non si sa. Di solito si chiudono a riccio – ha aggiunto -, non parlano più, si isolano stando a letto… Invece è importante poterne parlare. Io ho cercato di andare avanti, parlandone. Senza timori, come una cosa normale, naturale. Perché è naturale la morte, fa parte della nostra vita!”.
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L’infermiera ha poi voluto lanciare un messaggio forte e chiaro, e al tempo stesso un augurio, al termine della sua ultima intervista rilasciata a Giulia Innocenzi: “Vorrei che vedendo la mia intervista a Servizio Pubblico la gente dicesse… Parliamone! Fate qualcosa anche voi, non pensate che siete in mano al nulla. La vostra vita vi appartiene, e quindi anche la morte. Perché averne paura?”.
Il politico del Partito Radicale Marco Cappato ha elogiato la scelta di Dominique Velati e ha sottolineato che la stragrande maggioranza degli italiani sono favorevoli all’eutanasia, ma occorre collegare le istituzioni alla società: “Bisogna parlarne, è un’esigenza sociale crescente con l’allungarsi della vita e l’affinarsi delle tecniche di rianimazione. Ci sono decine di migliaia di persone in questa situazione. Noi finora abbiamo fornito informazioni, ma faremo un passo oltre”. R.I.P. Dominique.