Il box per il bebè è un accessorio non indispensabile, ma certamente molto utile che permette alle mamme e ai papà di allontanarsi momentaneamente dalla stanza dove si trova il bimbo sapendolo al sicuro. In pratica, si tratta di un recinto imbottito, grande a sufficienza perché un bambino piccolo ci possa giocare agevolmente, ma che non gli permette di uscire e, conseguentemente, girare per casa da solo rischiando di farsi male. Molti genitori si mostrano scettici, quando non apertamente contrari all’uso del box, visto come una “gabbia” in cui rinchiudere il bimbo, ma in effetti non bisogna leggerla in maniera così drastica, insomma, nessuno è rimasto traumatizzato per aver giocato un po’ nel box da piccolo!
Bisogna, però fare un po’ di attenzione al modello che si sceglie, e soprattutto sapere qual è momento dello sviluppo del bambino in cui è corretto metterlo nel box. Circa quest’ultimo punto, i pediatri consigliano l’età che va dagli 8 ai 18 mesi, ovvero il periodo in cui il bebè passa dalla fase carponi a quella in piedi, quando inizia a muovere i primi passi da solo. Una fase cruciale e anche pericolosa, in cui le mamme e i papà dovrebbero poter avere gli occhi anche dietro la schiena!
Ecco perché avere un posto sicuro dove poter sistemare il bimbo quando non lo si può tenere sotto controllo è importante. Ovviamente il box non è un parcheggio, e il suo uso dovrebbe limitarsi ai momenti in cui non se ne può fare a meno. Veniamo al secondo punto: come sceglierlo? Ecco le caratteristiche che dovrebbe avere un buon box.
Detto questo, acquistate pure il box per il vostro bimbo, che vi trasmetterà sicurezza, e usatelo quando è necessario.