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Bellezza

Cosmetici bio, green ed eco-sostenibili: ecco come riconoscerli

I consumatori sono sempre più attenti e informati. Scelgono con attenzione e cura ogni prodotto, non solo per quanto riguarda l’alimentazione, ma anche il beauty. L’acquisto di cosmetici bio, green ed eco-sostenibili è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni, così come l’offerta è sempre più vasta.

Questo però potrebbe creare qualche problema nel riuscire a distinguere le tipologie di prodotti, capire quali caratteristiche hanno e quanto sono “verdi”, soddisfacendo non solo la loro funziona estetica, ma anche la necessità di non pesare sull’ambiente.

Come capire quando un cosmetico è bio, vegan o green

Un prodotto cosmetico è da considerarsi sostenibile quando contiene in minima parte (sotto il 5%) ingredienti di origine sintetica: significa che le sostanze difficilmente biodegradabili sono un piccola quantità, riducendo l’impatto sulle acque.

Meglio quindi sempre orientarsi verso tutto ciò che porta la dicitura “naturale” e “bio“, anche “vegan” ma con alcune accortezze. Infatti, quest’ultima, corredata dalla certificazione VeganOK, ci segnala che il prodotto non contiene ingredienti di origine animale, ma non esclude tutto ciò che è sintetico come petrolati e siliconi.

I cosmetici naturali contengono tra il 95 e il 99% di ingredienti di origine vegetale, mentre la parte sintetica deve essere comunque biodegradabile. Sono invece biologici quelli composti almeno al 95% con sostanze vegetali, di cui almeno il 70% deriva da agricoltura biologica: in questo modo potranno guadagnarsi le certificazioni da CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici) e ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), che vediamo riportate sulle confezioni e ci guidano nella scelta.

Quali ingredienti evitare

Per capire se i cosmetici e i prodotti per l’igiene che stiamo acquistando sono davvero sostenibili, è importante leggere con attenzione l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ovvero la lista degli ingredienti contenuti posti in ordine di quantità.

Gli ingredienti sono scritti nel linguaggio internazionale: quelli di origine vegetale e alcuni sintetici come la paraffina sono in latino, mentre quelli artificiali sono in inglese. I più problematici sono dimeticone (Dimethicone) e tutti i petrolati, come Paraffinum Liquidum, PEG, PPG e Petrolatum, che oltre a essere difficili da smaltire possono essere comedogeni. Attenzione anche ai parabeni (Isobutyl Paraben, Butyl Paraben, Methyl Paraben) e ai tensioattivi aggressivi (Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate).

Non è facile destreggiarsi tra tutte queste nomenclature chimiche: per aiutarsi a comprendere meglio l’INCI dei prodotti esistono app come INCI Beauty, che scannerizza il codice a barre dei prodotti e grazie al contributo degli utenti, segnala la lista degli ingredienti con spiegazione di ogni elemento, classificato in base alla sua sostenibilità e aggressività, rivelando un punteggio finale più o meno alto.

Carlotta Tosoni

"Una cosa bella è una gioia per sempre" diceva John Keats. Provo ad applicare questi versi nella pratica cercando e studiando tutto ciò che è esteticamente e intellettualmente interessante. Infatti arte, bellezza e comunicazione sono sempre stati la mia guida nello studio, nel lavoro e nella vita: ricercare contenuti validi da esprimere in maniera piacevole e da comunicare efficacemente. Solo così si può provare a cambiare le cose. La mia formazione è stata economica e artistica, la scrittura il mio mezzo preferito per raccontare il mondo, le mie passioni la storia dell’arte, il beauty, lo sport. Dal 2020, collaboro con Alanews nella produzione di contenuti per il network Deva Connection.

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