Dopo il caso Ryanair che ha cancellato oltre 2000 voli in molti si chiedono come funzionano i rimborsi delle compagnie aeree. E’ bene chiarire tutto quello che c’è da sapere al riguardo, perché nonostante sia un diritto, meno del 2% dei passeggeri chiede rimborsi per ritardi e cancellazioni. Vediamo quando è possibile richiederlo e come procedere.
Esiste il regolamento comunitario EC 261, che garantisce rimborsi del biglietto alla compagnia aerea in caso di voli in ritardo e le cancellazioni, ma anche gli imbarchi negati e gli overbooking. Compagnie lowcost incluse.
I casi in cui è possibile inoltrare istanza di rimborso sono i seguenti:
Non si può chiedere invece il rimborso in casi eccezionali in cui la cancellazione o il ritardo del volo non dipendono dalla compagnia, ma da cause “di forza maggiore”: condizioni meteorologiche avverse, scioperi, disastri naturali o attentati/allerta terrorismo.
In caso si abbia diritto, ci possiamo rivolgere a società come Air Help, che prenderà carico della nostra pratica. E’ sufficiente compilare una domanda online tramite il sito web con i dati del volo, la fattispecie del ritardo, il tempo di durata del disagio e la motivazione della compagnia aerea. La società si occuperà della gestione e pagheremo le spese solo in caso di successo, solo una volta che abbiamo ottenuto il rimborso. Le richieste possono essere inoltrate fino a tre anni di distanza dall’accaduto e le somme ottenibili vanno da un minimo di 250 a un massimo di 600 euro.
In alternativa, un modo ancor più immediato, si può scaricare l’App di Air Help e inserire nuovamente i nostri dati: verrà fornito un elenco dei voli per i quali è possibile procedere con la richiesta di rimborso.
Il caos Ryanair, scatenato dalla decisione della compagnia di sopprimere 2000 voli, ossia 50 al giorno, costringe migliaia di passeggeri a chiedere rimborsi. Tuttavia, qualora ci fosse un’alternativa al volo prescelto si può gratuitamente procedere con una modifica.
La compagnia lowcost irlandese ha fatto sapere che “I passeggeri coinvolti possono avere diritto a un rimborso fino a 400 euro a prescindere dal prezzo del biglietto, se la compagnia aerea ha fornito meno di 14 giorni di preavviso. I passeggeri dovrebbero quindi prestare molta attenzione a quando ricevono la notifica per iscritto da Ryanair sull’annullamento del volo: deve essere inviata a ciascun passeggero singolarmente e non è assolutamente sufficiente un annuncio generale. La compagnia aerea deve offrire una tratta alternativa che non superi le 2 ore precedenti l’orario iniziale e che arrivi meno di 4 ore dopo il volo originale, o un rimborso completo del prezzo del biglietto più una compensazione”.
Nel sito di Ryanair c’è l’apposita sezione “ Refund claims” dove poter inoltrare la nostra richiesta.