Capita che alcune mamme, per scelta o per necessità, debbano ricorrere all’allattamento artificiale per nutrire il proprio bambino. Ecco allora i consigli su quantità e orari per fornire la giusta quantità di nutrimento al neonato. Perchè se la suzione è debole, se l’allattamento è doloroso e provoca problemi al seno, se si è in presenza di problemi di salute della madre che non permettono l’allattamento naturale o se vi sia un’effettiva scarsità di latte, la mamma deve avere le giuste informazioni per alimentare correttamente il suo piccolo.
Sappiamo che l’allattamento al seno è da preferire a qualsiasi surrogato, ma se la mamma preferisce o è obbligata a scegliere il latte artificiale, deve sapere tutte le giuste informazioni.
L’allattamento artificiale ha comunque alcuni vantaggi innegabili, quali per esempio la maggiore libertà da parte della mamma di potersi assentare e quella di poter far partecipare più attivamente anche il papà. Inoltre l’utilizzo del latte artificiale permette di controllare le quantità di latte ingerito e ciò rende la mamma più tranquilla.
Oltre i pro esistono però anche dei contro, come ad esempio il costo significativo del latte artificiale e la difficoltà di garantire la giusta sterilizzazione del biberon.
Ma vediamo le informazioni importanti da sapere:
Vi sono mamme che ricorrono all’allattamento artificiale dopo la nascita del bambino, ma se questa dovesse essere la scelta fatta già durante la gravidanza vi consigliamo di informarvi sul materiale occorrente, così da non arrivare completamente impreparate una volta nato il bambino.
Potrà essere d’aiuto stilare una lista di tutto il necessario:
Importantissima è la scelta del latte artificiale. Oggi in commercio vi sono veramente tantissime varietà e formule diverse.
Per prima cosa è necessario un consulto con il vostro pediatra o con la puericultrice dell’ospedale: sapranno consigliarvi al meglio in base alla struttura e alle condizioni del vostro bambino.
E’ necessario anche fare attenzione alla numerazione progressiva (1-2-3) presente sulle confezioni di latte che servono ad indicare le diverse età del bambino per cui sono state studiate:
Attenzione poi all’acqua che utilizzate per far sciogliere il latte in polvere: è necessario che sia oligominerale (con residuo fisso inferiore a 150 mg/l) o, se decidete di usare l’acqua del rubinetto, bollitela per almeno 10 minuti.
Segnaliamo che oltre alla formula in polvere esiste anche la versione di latte artificiale liquido. Più pratico perché pronto all’uso e quindi più igienico ma anche più sicuro perchè è così annullata la possibilità di errori di preparazione da parte della mamma, è però più costoso e ricordiamo che una volta aperto deve essere conservato in frigorifero e consumato entro le 48 ore.
Ogni quante ore deve mangiare e quanto latte artificiale devo dare al mio bambino?
Questa è la domanda che tutte le mamme che non allattano al seno si fanno.
Per quanto riguarda dosi e frequenza vi saranno indicate dal vostro pediatra: queste infatti variano moltissimo in base al peso del bambino, al suo stato di salute e anche in base a quanto cresce settimanalmente.
Ci sono però delle indicazioni di massima, che riportano il numero di pasti in base all’età e alla crescita del piccolo:
Dai sei mesi sarà possibile aggiungere i biscotti prima infanzia nel latte.
I pasti devono essere distribuiti lungo la giornata e possono essere flessibili seguendo un allattamento a richiesta da parte del bambino, ma via via, sarà consigliabile regolamentare gli orari.