La depressione è uno stato di sofferenza psichica che non si riesce a controllare, ci si sente sopraffatti dalla tristezza e dal pessimismo e non se ne capisce il motivo. Una recente ricerca scientifica ha dimostrato che la depressione è più frequente nelle persone nate nei mesi freddi, i segni zodiacali più a rischio sono quindi Acquario, Pesci, Bilancia, Scorpione, Sagittario e Capricorno, segni ai quali è sempre stata associata una spiccata sensibilità agli eventi della vita. La depressione non è imputabile a tutti i nati in inverno, semplicemente, c’è una maggiore tendenza rispetto agli altri, cosa che si verifica più frequentemente nelle donne.
Uno studio condotto dai medici psicologi dell’Università di Bologna, in collaborazione con colleghi di altri atenei italiani e stranieri, ha evidenziato che chi nasce in inverno ha la tendenza a sviluppare questa patologia dell’anima, la ricerca è ancora in corso ma pone le basi per una prevenzione e un controllo più attento verso una determinata fascia di persone. Ma come si valuta la tendenza a questa patologia? Viene usato il test SPAQ-CA ( Seasonal Pattern Assessment Questionnaire for Children and Adolescents), un questionario di valutazione in cui ogni giorno vanno indicati con una croce i momenti in cui ci si sente tristi, con le energie al minimo, irritabili o pessimisti. Poi si deve indicare come cambiano sonno, umore, peso e attività sociale in base alle stagioni ed anche i problemi e la nostra forza per affrontarli. Non c’è ancora nulla di certo però un semplice test di autovalutazione potrebbe aiutarci a capire se siamo effettivamente più sensibili.
La depressione si può manifestare con molti sintomi diversi, si va dall’ansia alla tristezza, fino a veri sintomi fisici come l’emicrania, disturbi gastroenterici e manifestazioni somatiche. Tra i sintomi più comuni e ai quali si deve prestare attenzione ci sono: la continua stanchezza, frequenti stati di ansia, di tristezza e di irritabilità. Incapacità a svolgere qualsiasi compito, difficoltà a concentrarsi, diminuzione della lucidità e poi una generale perdita di speranza per il futuro, una continua sensazione di fallimento, insoddisfazione, sensi di colpa per cose che non dipendono da noi e poi il considerare il suicidio l’unica possibile soluzione. Spesso uno dei sintomi che funge da campanello d’allarme è il ritiro sociale, improvviso o anche progressivo.
La depressione non ha una cura unica e miracolosa che va bene per tutti, è un percorso di cura in cui si impara a volersi bene e ad accettarsi per quello che si è, fragilità comprese. Tra le terapie più efficaci sono sicuramente la psicoterapia, la psicoanalisi, la terapia cognitivo – comportamentale e la terapia somatopsichica.
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