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Varicocele femminile: sintomi, cure e cosa fare

Il varicocele femminile è una dilatazione varicosa nella zona ovarica e dell’utero che provoca sintomi quali forti dolori, disagi continui, difficoltà urinarie, costipazione intestinale e congestione emorroidaria, mentre nel 50% delle donne è asintomatica. Nota anche come Sindrome da congestione pelvica, è una condizione benigna ma ha bisogno di cure e bisogna sapere cosa fare per eliminare le conseguenze dolorose e fastidiose che provoca, soprattutto durante il ciclo mestruale, quando si hanno rapporti sessuali, o quando si sta in piedi per un lungo periodo di tempo.

Le cause che possono portare al varicocele nella donna sono determinate da una debolezza delle pareti venose associata ad un’incontinenza delle valvole che determinano la dilatazione delle vene. Questo può avvenire per esempio nelle donne che hanno avuto più gravidanze, in presenza di posizioni anomale dell’utero, o se sono presenti tumori o infiammazioni nella zona pelvica.

Sintomi

I sintomi del varicocele femminile sono legati alla causa che lo provocano, ossia sono differenti se è provocato da un’anomalia della posizione dell’utero, da un tumore pelvico, o da una flogosi utero-annessiale.
Nella maggior parte dei casi si verifica una dispareunia, ossia si presenta una difficoltà ad avere rapporti sessuali. Molto probabile anche la comparsa di varicosità nella parte inferiore della vagina, della vulva e degli arti inferiori, soprattutto nelle donne che hanno già avuto problemi di varici degli arti inferiori. Un sintomo può essere anche la dismenorrea, ossia quando siamo in presenza di cicli mestruali dolorosi.
Altri sintomi che possono condurre al varicocele femminile sono dolori al basso ventre, al coccige e sacro-lombari, alterazioni del flusso mestruale, costipazione intestinale, congestione emorroidaria, perdite dai genitali e urgenza urinaria.
In base alla sintomatologia, per una diagnosi certa di varicocele può essere effettuata una visita ginecologica, una laparoscopia, una celioscopia che permette di vedere gli organi pelvici e addominali, o un’indagine con ecocolordoppler nella zona pelvica e transvaginale, dove si visualizzano i vasi sanguigni e il flusso ematico. In casi più rari si può ricorrere anche ad una Risonanza Magnetica o alla TAC, strumentazioni che permettono di ottenere una visione più precisa del problema.

Cure

In presenza di varicocele femminile si può ricorrere a cure di tipo medico con una terapia vasoprotettiva o chirurgico quando si devono risolvere anche altre patologie, ma il trattamento più utilizzato è la sclero-embolizzazione percutanea, un procedura mini-invasiva eseguita da un Radiologo Interventista in
regime di Day Hospital. Ogni trattamento ha comunque l’obiettivo di rimuovere la causa che ha provocato il varicocele femminile.

Anna Franceschi

Anna Franceschi è stata collaboratrice di Pourfemme e Buttalapasta dal 2011 al 2019, e si è occupata di food, tematiche legate alla maternità, bambini, gravidanza e tempo libero.

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Anna Franceschi